Reggio Calabria. “Adolescenza: l’età del malessere”. Questo il tema del dibattito affrontato a Palazzo San Giorgio dagli studenti della scuola media “Umberto Boccioni” di Gallico. L’incontro rientra tra le iniziative messe in campo nell’ambito del Premio Internazionale “Marco e Alberto Ippolito”, organizzato dalla Federazione Nazionale Insegnanti e dall’Amministrazione comunale e divenuto ormai un importante riferimento per il mondo scolastico e ha rappresentato l’appuntamento di apertura per la settima edizione della manifestazione.
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I ragazzi veri e propri protagonisti, dunque, di un percorso che li ha portati a confrontarsi, in modo strutturato, su delicati argomenti, tra cui il disagio giovanile, la violenza, il bullismo, l’amore, le dipendenze da alcol, droga e fumo. Tematiche che gli stessi giovani, con il supporto degli insegnati, hanno scelto di affrontare per addentrarsi in una discussione articolata che fosse, nel contempo, condotta in modo innovativo. E lo hanno fatto tramite il lavoro di gruppo, la redazione di poesie e relazioni, la realizzazione di disegni, l’organizzazione di dibattiti, la visione di film, l’ascolto di musica e l’analisi. Tutto il lavoro svolto è stato illustrato dagli allievi a palazzo San Giorgio, alla presenza del dirigente scolastico Rita Barillà, della vice presidente del Consiglio Nazionale Fnism, Natina Cristiano, dell’assessore all’Istruzione Sebastiano Vecchio, del consigliere comunale Giuseppe Agliano, di Guido Leone, dell’Ufficio Scolastico Regionale, e del coordinatore del premio Leonardo Pangallo, i quali hanno potuto ascoltare le considerazioni degli studenti. Questi ultimi, dando vita ad interessanti momenti creativi ricchi di spunti di riflessione, hanno introdotto ogni argomento avvalendosi di canti, recitando dei loro componimenti in versi, leggendo elaborati basati sullo studio dei diversi aspetti dei fenomeni presi in esame nei tempi previsti dal progetto.
“I nostri ragazzi – ha dichiarato la dirigente scolastica – hanno creato un percorso che ha dato loro la possibilità di arricchirsi non solo dal punto di vista formativo ma soprattutto dal lato umano”. “Un progetto variegato – ha aggiunto Cristiano – espressione della fondamentale capacità di una comunicazione che coinvolga la società, la famiglia, la scuola, nell’ottica di porre lo studente al centro di determinate attività”. Se l’assessore Sebastiano Vecchio ha posto l’accento sull’impegno messo in campo per consegnare proprio ai più giovani un futuro migliore, Guido Leone, ha parlato di come queste iniziative siano “la testimonianza reale di ciò che la scuola riesce a produrre, garantendo una grande possibilità nell’ambito formativo dal momento che si realizza un processo di maturità che sarà utile agli studenti della terza media in vista del passaggio ai superiori dove il protagonismo degli studenti è più accentuato. Si è usciti fuori dalle aule dimostrando al territorio le proprie capacità esaltando le ottime risorse e professionalità interne”. A chiudere gli interventi il consigliere delegato all’attuazione del programma Giuseppe Agliano: “Oggi abbiamo ribaltato una serie di luoghi comuni che vogliono vedere le basi formative della società lavorare in maniera distaccata: siamo qui invece tutti insieme scuola, famiglie ed istituzioni per portare avanti un progetto, quale quello della Fnism, cui l’Amministrazione è molto legata e che rappresenta un percorso educativo ben congeniato ed un momento di crescita. I temi affrontati sono molto delicati, così come lo è l’età durante la quale si viene a contatto con determinate problematiche, per questo è significativo, più delle parole, l’esempio che noi tutti abbiamo il dovere di trasmettere ai nostri ragazzi”.
Giusy Ciprioti (Roto San Giorgio)