Siderno. “Siamo venuti a rinnovare il nostro patto con la Locride, a dirvi che vogliamo rafforzare il legame con questo territorio che non comincia stasera ma che ha sempre contrassegnato il nostro agire personale e politico. L’area metropolitana non sarà solo di Reggio e di Messina, ma un territorio pluricentrico, in cui tutti avranno pari dignità. L’avremo tutti davvero, partire dai cittadini e dai comuni della Locride”. E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, nel concludere l’iniziativa organizzata a Siderno dal locale circolo del PD sull’area metropolitana di Reggio. L’on. Bova ha evidenziato come l’area metropolitana vada considerata come “il terzo e più grande risultato politico ottenuto per la provincia di Reggio. Le poche cose che abbiamo conquistato nella nostra terra non sono mai nate da impegni dei governi nazionali, qualunque fosse il loro colore politico. Tutti parlano ora del miracolo del porto di Gioia Tauro. Eppure, nel 1985, abbiamo fatto, contro il parere dei partiti nazionali, il referendum contro la centrale carbone in quell’area. Senza quel referendum non ci sarebbe mai stato oggi uno dei più grandi porti di transhipment del Mediterraneo. E dire che un autorevole leader sindacale come Luciano Lama mi prendeva in giro, sostenendo che quelli come me avrebbero finito con l’illuminare la Calabria con le candele”.
Il presidente dell’Assemblea ha inoltre ricordato la vicenda dell’istituzione della Corte d’Appello di Reggio: “Nel periodo della guerra di ‘ndrangheta, quando io dirigevo la federazione provinciale del PCI, Luciano Violante affermava l’esigenza di rafforzare gli organici della magistratura. Noi gli suggerimmo che, se voleva davvero questo, bisognava istituire la Corte d’Appello. Così avvenne ed anche il PCI italiano sostenne quella causa. In conclusione voglio dire che questi risultati non si raggiungono da soli: serve l’impegno di tutti”. “Anche questa volta – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale – a nessuno passava per la testa che Reggio potesse diventare una Città metropolitana. Al Senato, infatti, non ce n’era stata traccia. Allora abbiamo inventato noi l’emendamento. Un’operazione politica della cui importanza forse ancora non ci rendiamo pienamente conto. C’è stata intelligenza, capacità di stimolare gli altri a fare la propria parte. Se non avessimo coinvolto il sindaco di Reggio e la sua parte politica, tutto si sarebbe concluso con un nulla di fatto: al più con una battaglia di mera testimonianza”. Il presidente ha poi evidenziato le ricadute concrete che l’istituzione dell’Area metropolitana avrà sul territorio di questa provincia: “A Roma decidono di finanziare con un progetto straordinario l’edilizia economica e popolare? Oppure di mettere in sicurezza gli edifici contro i terremoti? Assumono provvedimenti per le reti infrastrutturali e per i trasporti, o ancora per politiche culturali? Bene, anche per Reggio, l’intera provincia e la Locride tutto questo accadrà in automatico. A chi continua ad avere qui riserve immotivate, voglio ricordare che a Reggio qualcuno dice: “Perché pregate quelli della Locride?”. Ma noi non ragioniamo così. Vogliamo ascoltare tutti, farci carico dei problemi e difendere a viso aperto le ragioni sacrosante di questo territorio”. L’on. Bova ha concluso affermando che “l’area metropolitana è una grande occasione: non dobbiamo averne paura. Non dobbiamo solo essere consapevoli di come andare avanti, ma introdurre una nuova parola chiave nel nostro agire: l’audacia, che non è semplicemente il coraggio proprio di chi resiste. L’audacia è di chi non accetta la propria condizione ma getta il cuore oltre l’ostacolo e, contro ogni avversità e pregiudizio, supera se stesso per farcela”.
Giampaolo Latella – Protavoce Presidente Consiglio Regionale