Talarico: «L’aumento dell’Irap ricadrà su aziente e imprese»

Francesco Talarico

Reggio Calabria. «Ci saremmo aspettati dalla Giunta Loiero l’azionamento di politiche d’intervento mirate alla salvaguardia delle aziende e delle imprese calabresi schiacciate dalla crisi economica e invece proprio su di loro ricadranno inevitabilmente gli effetti negativi dell’aumento dell’Irap, pari a una maggiorazione dello 0,92 per cento, decisa per il ripiano del disavanzo della Sanità». Lo afferma il Consigliere Francesco Talarico, segretario regionale dell’Udc, che incalza: «Ci troviamo di fronte a scelte di tutt’altro segno, purtroppo, voglio dirlo francamente, assai deludenti. Sempre rimanendo sulla questione dell’aumento dell’Irap, constato che si tende a spremere il tessuto sano, vivo e vitale, dell’economia calabrese: mi limito ad osservare, in proposito, che altre Regioni che pure hanno previsto aumenti della stessa tassa, non l’hanno fatto in maniera generalizzata ma limitando l’aumento solo a determinate categorie di aziende e imprese, non indiscriminatamente come invece ha fatto in Calabria la Giunta Loiero». Ma il j’accuse dell’esponente politico dell’Udc non si limita all’aumento dell’Irap. «Anche per quanto riguarda l’addizionale Irpef – aggiunge Talarico – occorre essere chiari e coerenti non a parole ma con i fatti. È vero che l’addizionale era stata introdotta nella scorsa legislatura dal precedente governo sorretto da un’altra maggioranza ma la verità bisogna sempre dirla tutta e non nascondere che quell’aumento di sette anni fa era stato necessario per ripianare il debito del 2001 ed era un aumento circoscritto che aveva una precisa scadenza. Poi, invece, la Giunta Loiero e la nuova attuale maggioranza hanno introdotto una modifica e hanno reso permanente l’addizionale Irpef per i contribuenti calabresi”. «Ci troviamo, insomma – conclude Francesco Talarico – di fronte all’ennesima dimostrazione che si va sempre più verso un aumento della pressione fiscale sui cittadini calabresi anziché prendere di petto i nodi veri e avviare una politica seria e rigorosa che contenga la spesa e colpisca e possibilmente elimini tutti gli sprechi».

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