L’assessore regionale alla Tutela dell’Ambiente Silvio Greco ha coordinato il workshop a sfondo ambientale che ha posto al centro degli interventi il Patma (Piano d’azione per la conservazione delle tartarughe marine) e la creazione di una rete regionale di soccorso, recupero e riabilitazione delle tartarughe marine. “La Calabria – ha dichiarato l’assessore Greco – deve essere una regione virtuosa riguardo queste tematiche e l’incontro di oggi ci deve indirizzare verso obbiettivi concreti, come la conservazione delle biodiversità presenti e la ricerca. Da parte nostra c’è la piena disponibilità a che ciò avvenga e si realizzi”. All’incontro hanno relazionato i vari esperti provenienti da tutta Italia. Ampio spazio è stato lasciato anche agli interventi dei presenti al workshop. Secondo l’assessore all’Ambiente “il tavolo di studio potrà essere d’esempio anche per le altre regioni italiane. Le istanze portate al centro del workshop, da parte dei presenti, d’altronde hanno riguardato, oltre che la tutela della specie a livello nazionale, anche la richiesta di un piano d’azione coordinato, con la relativa attuazione a livello locale. Un esempio per tutti, il controllo dei siti di nidificazione e la relativa salvaguardia, da abbinare all’educazione ambientale. La Regione sta investendo molto in questo senso e centrale sarà proprio il miglioramento dell’esistente, oltre che intervenire dove ancora si è fatto poco”. “Dopo il corallo nero – ha aggiunto Greco – un’altra piacevole responsabilità per la nostra regione, consci del fatto che le tematiche ambientali oggi rappresentano anche un’opportunità, dal punto di vista socio-economico. Il mantenimento dell’efficacia ed efficienza degli ecosistemi naturali e il relativo rispetto significa non solo rispettare i posti in cui viviamo, ma anche e, soprattutto, noi stessi. La Calabria è la principale area di nidificazione in Italia delle tartarughe marine, per altro tutta concentrata sul lato ionico delle nostre coste, e raccoglie il 60% dei casi nazionali ed è anche l’unica area di nidificazione costante, a livello nazionale. La tartaruga – ha evidenziato infine Greco – è indicatrice anche del cambiamento climatico in atto e lo studio di questi animali marini quindi, sarà anche utile per chi si occupa dello studio di questo fenomeno scientifico che tanto preoccupa”. La Regione ha anche istituito cinque parchi regionali marini. Il bacino del Mediterraneo costituisce per gran parte della fauna marina un unico grande ecosistema; le tartarughe marine compiono spostamenti notevoli sfruttando diverse aree dello stesso. Diventa fondamentale, quindi, che ci si impegni seriamente nella salvaguardia e nella tutela delle specie e degli “habitat”. In tale ottica, quindi, il “Patma” rappresenterà il documento di riferimento attraverso il quale i vari soggetti (istituzionali e non) dovranno coordinarsi in merito ai vari aspetti per la tutela delle tartarughe. Le tartarughe marine sono specie protette, ai sensi di varie convenzioni internazionali (Berna, Bonn, Washington), e la legge 175/99 ratifica l’atto finale della Convenzione di Barcellona, la quale prevede l’istituzione di aree speciali protette di importanza mediterranea nonché l’elaborazione di un piano d’azione per la conservazione e la protezione delle tartarughe marine. L’assessore Greco, a conclusione dei lavori ha annunciato che è stata accettata la candidatura della Regione Calabria ad ospitare il secondo congresso nazionale sulla protezione e conservazione delle tartarughe marine che si terrà dal 9 al 10 febbraio 2010.
Ufficio stampa Regione Calabria