Greco incontra rappresentanti associazioni rom

L’assessore all’Ambiente Silvio Greco ha incontrato oggi a Catanzaro, nella sede del dipartimento regionale, i rappresentanti dell’Opera Nomadi di Reggio Calabria, delle cooperative sociali “Ciarapanì” di Lamezia Terme e “Rete della Speranza”, l’associazione di promozione sociale “La città del Sole”, e “Terra di confine Aizo” di Catanzaro. Le delegazioni hanno rappresentato all’assessore Greco le gravi difficoltà di tante famiglie e lavoratori nomadi, antesignani della raccolta differenziata di materiale ferroso a cui da decenni sono dediti. Dopo l’entrata in vigore del Decreto Campania, la situazione per chi trasporta questi materiali è diventata molto delicata. Mentre prima si rischiava semplicemente una sanzione amministrativa, adesso la pena è diventata di tipo penale con conseguenze devastanti per chi ha come unico sostentamento la raccolta (per strada la quasi totalità delle volte) di questi materiali. L’incontro è servito per l’individuazione di percorsi d’accompagnamento che consentano ai Rom di continuare quest’attività, unica loro fonte di reddito, senza incorrere nella violazione della normativa. “Sarà necessario indirizzare il lavoro verso percorsi – ha affermato l’assessore Greco – che abbiano come obbiettivo primario l’inclusione sociale e l’utilizzazione di questi soggetti nel settore della raccolta differenziata, considerate le competenze da loro acquisite. Bisogna operare in modo che la soluzione non sia di tipo momentaneo ma strutturale”. I Rom vivono in Italia dal 1400 con pieno diritto di cittadinanza. Diventa quindi chiaro che la politica debba intervenire a partire dalla scolarizzazione primaria, per continuare poi con inserimenti lavorativi che possano sfruttare le loro competenze. L’assessore Greco ha incontrato i rappresentanti delle maggiori comunità calabresi sia per cercare assieme una soluzione alle problematiche presentate, sia per costruire dei percorsi che possano garantire, in base alle loro specifiche competenze l’opportunità di un’integrazione sociale. Ciò consentirebbe una fuoriuscita dal “nero” in cui il più delle volte operano, perché costretti da situazioni oggettive dalle quali gli stessi nomadi non hanno a disposizione gli strumenti per tirarsi fuori. Un esempio calzante è l’autorizzazione al trasporto dei materiali, per il quale serve almeno un titolo di studio che molti nomadi non posseggono. Coloro che svolgono tale lavoro, infatti, oggi rischiano l’arresto per trasporto illegale di materiali. I rappresentanti delle cooperative sociali hanno rivolto all’assessore Greco un accorato appello affinché l’esperienza decennale dei Rom non vada dispersa. In tal modo, è stato sottolineato, si eviterà anche di incoraggiare il malaffare che andrebbe a sfruttare lo stato di bisogno di chi non riesce più a dare un sostentamento alla propria famiglia.

Ufficio stampa Regione Calabria

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