Martino (Pd): «Alcune dimenticanze del nostro sindaco»

Demetrio Martino
Demetrio Martino

Reggio Calabria. Al gran sacerdote del pensiero unico nulla si nega, nulla si contesta. Il sindaco della nostra città può tranquillamente disattendere gli impegni presi, può travisare la realtà, tanto in pochi se ne accorgono e quasi nessuno lo evidenzia.
Reggio è una città in cui più che nel resto del Paese è assente dal dibattito l’opinione della gente comune, delle associazioni, degli ordini professionali che si svegliano dal letargo solo per rilevare reali o supposte lesioni nei confronti delle rispettive corporazioni.
Scopelliti non mantiene gli impegni assunti in Consiglio comunale per la stabilizzazione degli Lsu-Lpu che lavorano per il Comune.
Travisa la realtà dei fatti rispetto alla designazione di Reggio Area metropolitana: come interpretare, sennò, l’assegnazione della cittadinanza onoraria al pidiellino Italo Bocchino? Mentre, è noto, è stato solo per merito dell’on. Maria Grazia Laganà che la questione è stata portata all’attenzione del Parlamento. Infine c’è stato un voto bipartisan che ha promosso Reggio fra le dieci Aree metropolitane, vero, ma la paternità dell’iniziativa è del Pd della provincia di Reggio, non di altri. Scopelliti se n’è già dimenticato e vuole che se ne dimentichi tutta la città concedendo la cittadinanza onoraria esclusivamente al suo compagno di partito.
Che dire, poi, dell’amministrazione che sull’ipotesi di contratto decentrato per i dipendenti comunali rinnega se stessa?
Altro esempio di mistificazione è datato febbraio 2008, quando Scopelliti dichiarò che il Piano strutturale comunale sarebbe stato approvato dal Consiglio “entro otto, al massimo dieci mesi”. Invece, non è stato valutato ancora nemmeno il progetto preliminare, mentre il Consiglio continua a votare varianti al Piano regolatore e le nuove lottizzazioni si moltiplicano. Sono stati adottati strumenti quale il Piano spiagge, quello di Protezione civile ed è stata valutata l’apertura di nuove cave secondo le vecchie previsioni urbanistiche. Tutto ciò senza che i partiti (non solo quelli di governo) assumessero posizioni chiare sull’argomento, senza che gli ordini professionali interessati proferissero parola, senza che le Facoltà di Ingegneria, Architettura, Urbanistica dell’Ateneo reggino tentassero di pretendere dall’amministrazione un confronto mai avviato. Evidentemente la nostra città si accontenta di poco: basta qualche professorale iniziativa per pochi eletti per mettere la coscienza a posto.
È mai possibile rassegnarsi alle parole prive di contenuto che, mentre favoriscono il consolidarsi di interessi che riflettono un profondo grigiore, incoraggiano la trasformazione della città senza che prima ne siano state individuate le linee guida della espansione urbanistica e viaria? Pertanto, data l’abbondanza di autorizzazioni concesse e le nuove richieste che continuano ad accumularsi presso gli uffici comunali, come se fossimo al centro dell’assalto ad un nuovo e non presidiato Eldorado, esiste il concreto pericolo che il Psc non approdi in Consiglio a breve, giungendo (chissà quando) a fotografare una realtà territorialmente superata dalle numerose varianti. Eppure quello del “mattone” è il settore economico trainante della nostra città, ragione in più perché si debba al più presto sostituire uno strumento, quale il Prg, vecchio di quarant’anni.
Dunque non c’è logica che possa spiegare l’eccessivo temporeggiamento dell’amministrazione comunale innanzi all’adozione del Psc, l’apparente disinteresse sulla questione da parte della politica cittadina, nonché dell’Università, degli ordini professionali e delle associazioni di categoria.
Mi auguro un immediato cambio di rotta perché l’approvazione del Psc garantirebbe certezze e pari opportunità imprenditoriali, aggiungendo così un tassello all’esigenza di legalità di cui la nostra città ha disperato bisogno.

Il consigliere comunale del Pd
Dott. Demetrio Martino

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