“Bisogna continuare a sensibilizzare le coscienze attraverso un’azione capillare e organica. Ecco perché Legambiente ha deciso di celebrare in Calabria, in modo concreto e utile, la Giornata Mondiale per la Biodiversità. Saranno le educatrici dell’equipaggio della Catholica, attraverso strumenti didattici innovativi a presentare ai bambini della costa vibonese l’urgenza d’intervenire in difesa della biodiversità. Mediante l’utilizzo di metodologie pensate appositamente per i più piccoli, le volontarie di Legambiente esporranno ai bambini il grave stato in cui versa attualmente la diversità biologica e i comportamenti responsabili necessari da attuare per provare, insieme, a fermare gli effetti di questo dannoso processo di cui siamo tra le cause principali”. La Goletta Verde della Calabria, campagna di Legambiente promossa in collaborazione con l’Assessore regionale all’Ambiente e alla Tutela delle acque, prof. Silvestro Greco, oltre a sensibilizzare e informare sulle problematiche marine e costiere, mira a rendere noto, soprattutto ai più piccoli, i gravi rischi a cui la conservazione della biodiversità è sempre più esposta. A causa di comportamenti umani dettati da una logica disattenta e consumistica, infatti, la ricchezza naturale e la prosperità del genere umano, si stanno riducendo ad un ritmo preoccupante. Basti pensare che i prodotti del nostro panorama ortofrutticolo che a breve potremmo perdere in modo definitivo a causa della cosiddetta “erosione genetica”, sono numerosissimi. Se alla fine dell’Ottocento in Italia si contavano circa 8.000 varietà di frutta, oggi il conto è sceso drammaticamente a poco meno di 2.000 e il legame tra scomparsa di cultivar agricole e diversità biologica sono strettissimi. Vero è che la perdita di biodiversità non deve essere fermata per il solo interesse naturalistico, ma per evitare rischi per la nostra stessa sopravvivenza. Milioni di persone dovranno confrontarsi presto con carestie, scarsità d’acqua e malattie a causa di questa riduzione, avutasi soprattutto negli ultimi decenni per cause antropiche (5 le principali cause riconosciute, oltre ai naturali processi evolutivi: i cambiamenti di uso del suolo, i cambiamenti climatici, l’introduzione di specie aliene, la variazione di concentrazione di anidride carbonica e le deposizioni azotate a cui vanno aggiunte le piogge acide). Uno scenario drammatico e inquietante, che i responsabili politici conoscono bene. Per questo hanno deciso nel 2002 di siglare a livello internazionale la Convenzione sulla Biodiversità ecologica: 190 contraenti si sono impegnate a ridurre in misura significativa la perdita della biodiversità entro il 2010. L’Unione Europea ha compiuto finora buoni progressi, ma per conseguire questo obiettivo, si rendono necessarie altre alleanze nazionali e internazionali tra responsabili politici, scienziati, il vasto pubblico e le imprese. L’Italia è indietro rispetto agli obiettivi sottoscritti con la Convenzione e alle scelte conseguenti da porre in essere, ma il contributo italiano per voltare pagina può e deve arrivare anche da molte Regioni italiane. “Sarebbe bello – propone Legambiente – se la Regione Calabria, capofila delle regioni in campo ambientale, lanciasse in occasione di questa giornata la definizione, insieme a tutte le componenti sociali ed istituzionali, di una propria “Road map per la Biodiversità”, con impegni precisi e misurabili, per fare con orgoglio e al meglio la propria parte”.
Ufficio stampa Legambiente Calabria