La vicenda dell’Hospice è, per alcuni aspetti, emblematica nell’evidenziare in modo palese “le peculiarità gestionali” di questa amministrazione regionale, pervasa da un perdurante immobilismo che la rende assolutamente inadeguata nell’avvio e risoluzione di fasi procedurali che possono, se non attuate nei tempi previsti, creare estreme difficoltà agli enti convenzionati. Vicende simili a quella che sta vivendo l’Hospice “La Via delle Stelle” si sono verificate con “puntualità sconcertante” in molti comparti regionali. Vi è però una differenza sostanziale in questo caso, in quanto la tempistica della burocrazia regionale produce i suoi effetti devastanti a danno di una struttura sanitaria, incidendo direttamente sullo stato di salute dei pazienti, che a causa della mancata erogazione dei fondi non possono ricevere un’assistenza sanitaria rispondente alla gravità delle loro patologie. Sostanzialmente si è giunti a determinare condizioni estremamente lesive del diritto alla salute. Situazione insostenibile per un centro sanitario unico per l’intera area reggina, nei cui confronti non è certo sufficiente manifestare la propria solidarietà, a questo già pensano con attività concrete, associazioni, enti privati operanti nei più svariati settori della vita sociale ed il mondo del volontariato. Gli organi regionali competenti invece hanno l’obbligo istituzionale di far fronte a tali situazioni di emergenza predisponendo, senza alcun indugio, le procedure atte a garantire ad essa struttura le spettanze retributive pregresse. Mi attiverò personalmente, sollecitando gli enti preposti al compimento di ciò che va considerato “un atto dovuto”, il cui risvolto economico è solo un aspetto, certamente il più qualificante, ma non l’unico, dal momento che sono in gioco, nello specifico, “i livelli essenziali di assistenza sanitaria e della dignità umana”. In tali casi, il rispetto dei tempi e delle modalità amministrative debbono, inderogabilmente, essere osservati proprio in considerazione delle esigenze quotidiane, piuttosto gravose, di talune prestazioni sanitarie.
On. Giovanni Nucera
Consigliere Regione Calabria