Nucera: «Intollerabile lo stato del litorale Jonico»

Giovanni Nucera
Giovanni Nucera

Condofuri. Non è più tollerabile lo stato di abbandono e di degrado in cui, ormai da lunghi mesi, versa il litorale Jonico reggino ed in particolare le spiagge del Comune di Condofuri. A sostenerlo è il consigliere regionale Giovanni Nucera che lancia un appello a tutte le autorità preposte affinché vengano effettuati gli interventi di bonifica e di recupero delle spiagge della zona, quando ormai la stagione estiva e balneare è quasi cominciata. «Gli eccezionali eventi atmosferici che hanno interessato il comune di Condofuri durante i mesi invernali – ha affermato Nucera – hanno provocato ingenti danni alla rete stradale e fognaria, facendo saltare tombini e tubature, con l’effetto immediato e disastroso di far arrivare il liquame fognario direttamente sulle sue incantevoli spiagge. Una situazione allarmante che dura ormai da troppo tempo, senza che nessuno provveda a risolverla e che potrebbe compromettere gli esiti della stagione estiva sulla quale il comune Jonico punta moltissimo». «Ad essere praticamente inutilizzabili – ha detto ancora il consigliere regionale del Pdl – sono infatti, tratti estesi di litorale antistante proprio ai villaggi turistici, frequentatissimi durante i mesi di luglio e agosto, ai bar ed ai lidi che, ormai da qualche anno, sono meta ambita dei reggini e dei turisti in generale». «Ma il paradosso più grande sul quale il governo regionale deve, ai cittadini di Condofuri, più di qualche spiegazione – ha affermato ancora il coordinatore regionale dei Popolari Liberali di Carlo Giovanardi – è costituito dalla circostanza che la Regione avrebbe stanziato una somma pari a circa 500.000,00 euro per effettuare gli interventi di bonifica del litorale di Condofuri. Tuttavia, oggi l’amministrazione comunale Jonica non ha visto un centesimo. Che fine abbiano fatto quelle somme è un mistero assoluto sul quale dovrà essere fatta immediatamente luce. Anche perché la situazione per il comune Jonico non è più sostenibile e deve essere al più presto risolta. Non solo per fare in modo che la stagione estiva non venga definitivamente compromessa ma anche per evitare conseguenze peggiori per l’integrità dell’ambiente e per la stessa salute dei cittadini.»

Exit mobile version