Sanità reggina in bolletta. Questa volta il grido dall’allarme è della sezione reggina della Federlab, il coordinamento dei laboratori di analisi, con una nota a firma di Antonio Scordino e Giovanni Cassone, indirizzata alle massime autorità cittadine e regionali, Prefetto, Sindaco, Governatore, commissione straordinaria dell’Asp, compresi il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria e il procuratore presso la Corte dei Conti di Catanzaro. Questa volta il “virus” della sanità colpisce le strutture sanitarie private in regime di accreditamento. Di seguito il testo integrale del comunicato di Federlab:
È da oltre tre anni che si discute a tutti i livelli della Sanità calabrese ed è da oltre tre anni che le problematiche che riguardano le strutture sanitarie private operanti in regime di accreditamento non vengono risolte. In particolare ci riferiamo alla circostanza che le strutture private accreditate, pur erogando incessantemente le prestazioni sanitarie, non percepiscono i relativi corrispettivi e ciò finanche per prestazioni rese nel lontano 2003. La mancanza di fondi (o meglio lo sperpero di risorse in Calabria ) ha avuto e sta continuando ad avere drammatiche conseguenze per le strutture private che tra qualche mese non avranno la possibilità di sorreggersi autofinanziandosi (per come sino ad oggi fatto in evidente solitudine) e, quindi, saranno costrette a chiudere i battenti ed a licenziare, in un territorio in forte crisi occupazionale, il personale.
Ma ciò che è più grave è che ancora oggi la Regione Calabria non ha percepito e continua a non percepire gli effetti devastanti che ciò potrà comportare per i pazienti calabresi. Questi ultimi, infatti, chiudendo le strutture private accreditate saranno costretti a rivolgersi alle strutture pubbliche che, come noto, già registrano per I’anno prossimo prenotazioni per tutti gli esami specialistici oggetto di accreditamento. Cosa accadrà in Calabria? Semplice! Non si farà piu prevenzione non si cureranno più i pazienti! Uno scenario drammatico che la parte politica sta completamente ed inspiegabilmente trascurando. (Anzi la politica calabrese appare remare contro le strutture private ed i pazienti calabresi. Sintomatica ed esemplificativa è la vicenda “TAC” non nota se non agli addetti al settore e che da qui a breve diventerà l’ennesimo problema della sanità, anzi della collettività calabrese).
È infatti accaduto che all’inizio dell’anno 2008 con decreto dirigenziale sono stati rinnovati gli accreditamenti per le strutture sanitarie di radiologia ed è stato specificato che il rinnovo riguardava la specialità di Radiologia “Tradizionale”. L’utilizzo del termine “Tradizionale” ha comportato che le ASL hanno rifiutato di corrispondere il dovuto per le prestazioni “TAC” sul presupposto che con il termine “Tradizionale” si è fatto esplicito riferimento ai raggi X. Al di là della circostanza che I’utilizzo del termine “Tradizionale” da un punto di vista medico-scientifico non ha pregio alcuno e non porta all’esclusione di prestazioni diverse dai raggi X, preme segnalare che il venir meno nella Regione dell’accreditamento per la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) comporterà una rivolta della collettivita calabrese che sarà I’unica in tutta Italia a non poter beneficiare in accreditamento di una prestazione così importante. Lasciamo a Voi, quindi, ogni conclusione sui problemi che ci affliggono rammentandoVi che in queste condizioni le strutture private accreditate che noi rappresentiamo non supereranno il mese di giugno che tra l’altro è un mese che dal punto di vista economico-finanziario creerà problemi rilevanti in quanto occorrerà pagare ai dipendenti (o meglio ai pochi dipendenti che non saranno
licenziati) la doppia mensilità (infatti, oltre alla mensilità di giugno dovrà essere erogata la 14ª e la doppia contribuzione Inps e Inail) ed inoltre occorrerà che le singole strutture effettuino il pagamento per I’Irpef (saldo 2008 e acconto 2009) e quindi, tutto ciò rappresentato, Vi invitiamo, ciascuno per le Vostre competenze, a porre rimedio a questa situazione drammatica interessandoVi per il pagamento quantomeno del saldo dell’annualità 2008 e degli acconti per le mensilità del 2009. Se ciò non avverrà anticipiamo nostro malgrado I’imminente chiusura dei nostri istituti.
Federlab
Antonio Scordino
Giovanni Cassone