Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, dopo aver incontrato gli assessori al Bilancio ed alle Politiche Sociali, Rocco Lascala e Tilde Minasi, ha dato disposizione al dirigente comunale del settore Finanze, Orsola Fallara, di attuare un ulteriore finanziamento di 150 mila euro a favore della cooperative sociali. Questa somma si aggiunge, quindi, ai 200 mila euro già promessi dal Primo Cittadino nel corso di una riunione tenuta con i rappresentanti delle stesse cooperative e permetterà il pagamento di nuove mensilità ai dipendenti.
(Roto San Giorgio)
Note: Le cooperative sociali (Fonte: Wikipedia)
Le cooperative sociali sono una speciale categoria di cooperative, caratterizzata dal fatto di “perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso:
a) la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi (tipo A);
b) lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (tipo B).
Questa è la definizione che dà l’articolo 1 della Legge 8/11/1991 n.381, la quale disciplina le cooperative sociali e alla quale occorre fare riferimento per conoscere gli specifici obblighi e divieti (art. 3) cui queste cooperative sono sottoposte e che ne giustificano il particolare regime tributario (art. 7).
La stessa legge disciplina la figura del socio volontario (art. 2) e del socio svantaggiato (art.4) e prevede convenzioni (art.5) stipulabili tra Enti pubblici e cooperative sociali di tipo B. Le cooperative sociali che rispettino la normativa della Legge 381/1991 sono Onlus di diritto. Sono inoltre sempre considerate ope legis cooperative a mutualità prevalente.
In Italia le cooperative sociali rappresentano un’importante realtà sia sotto il profilo occupazionale sia dell’erogazione di servizi. Secondo l’Istat a fine 2005 le cooperative sociali erano 7.363 con una crescita di oltre il 30% rispetto al 2001. Queste imprese impiegano complessivamente oltre 210.000 addetti retribuiti e 32.000 volontari. Inoltre rivolgono i loro servizi a oltre 3 milioni di persone per un giro d’affari pari a 6,4 miliardi di euro. Nate a partire dalla seconda metà degli anni ’70 in alcune aree del nord Italia (Lombardia soprattutto) le cooperative sociali hanno conosciuto una progressiva diffusione in tutto il territorio nazionale. Lo sviluppo di questa particolare forma imprenditoriale è legato a una molteplicità di fattori. Da un lato gli enti pubblici esternalizzano alle cooperative sociali una quota crescente di servizi sociali, sanitari, educativi. D’altro canto esistono fenomeni di auto organizzazione della società civile (cittadini, gruppi informali, associazioni, ecc.) che promuovono la nascita di cooperative sociali per rispondere a bisogni insoddisfatti o per innovare l’offerta di servizi di welfare.