di DOMENICO GRILLONE
Reggio Calabria. Di gol non è che ne abbia fatti molti in carriera, ma a vederlo giocare era veramente uno spettacolo. Portato naturalmente al funambolismo ed “innamorato” del pallone, Walter Novellino era il classico giocatore che a colpi di finte e sgroppate sulle fascie o al centro del campo riusciva ad entusiasmare per il suo indimenticabile estro. Adesso si prepara a guidare la Reggina con la stessa intensità e lo stesso entusiasmo di una volta. Di saperci fare in panchina lo ha già dimostrato. E se ha scelto Reggio è chiaro che lo ha fatto dietro precise condizioni. Lui non è certo un perdente e quando parte le carte sono assolutamente in regola per una avventura alla grande. La mossa del presidente, dopo i tanti errori del passato, si è rivelata decisamente azzeccata. E ieri, sul rettangolo di uno dei campi del Sant’Agata il primo incontro ufficiale con la stampa. La rabbia di fare, dopo il mezzo passo falso con il Torino, c’è tutta. «Dal punto di vista personale cerco assolutamente un riscatto alla mia immagine, purtroppo macchiata nell’ultimo anno dalle disavventure a Torino. Non posso, dopo essere stato qualche anno fa uno degli allenatori più importanti della serie A, essere diventato tutto d’un colpo un brocco. A Reggio Calabria dimostrerò il mio valore». Insomma, i propositi di Novellino sono tali da riportare nella tifoseria quella voglia di riscatto che, dopo la cocente delusione della retrocessione, sembra essere oggi rinata. Poi il mister detta le “regole” del gioco. «Conto molto – ha aggiunto – sul lancio di alcuni giovani come Sestu, Barillà, Camilleri, Santos e Carmona. La Reggina, però, avrà bisogno di almeno cinque elementi di categoria per poter avere una formazione adeguata. Probabilmente riuscirò a portare con me a il centrocampista Sergio Volpi, ancora per un anno al Bologna, con il quale ho un ottimo rapporto e ben lavorato a Venezia e Piacenza che nella Sampdoria. Alcune voci danno anche per prossimo a Reggio Calabria anche Flachi, un giocatore a me molto caro, ma vedremo più avanti se questo sarà possibile». Idilliaco, come è giusto che sia in questo frangente, il rapporto con il presidente Lillo Foti. «Il suo valore – ha sottolineato Novellino – è stato una delle cose che mi ha convinto ad accettare una piazza importante come quella di Reggio Calabria. Sono molto contento per la calorosa accoglienza dei tifosi e questo è un grosso vantaggio per me». Foti si schermisce, e replica così. «Sono davvero contento che Novellino abbia accettato il mio invito perché lo ritengo, per capacità professionali e per il suo spirito combattivo, l’allenatore giusto per la Reggina». Infine Novellino ha scelto, come allenatore in seconda, Francesco Pedone, ex centrocampista della Sampdoria, e come preparatore atletico il professore Ferretto Ferretti.
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