Una legge regionale che favorisca e sostenga l’attività dei dottori agronomi e forestali in Calabria, da predisporre di concerto con l’ordine professionale e la facoltà di Agraria dell’università Mediterranea. E’ la proposta che il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ha avanzato a Reggio Calabria, nella conferenza stampa di presentazione del dodicesimo congresso tematico nazionale di questa categoria, che si svolgerà in riva allo Stretto nel prossimo mese di luglio. “L’obiettivo – ha spiegato l’on. Bova – è quello di varare una sorta di laboratorio che metta in campo delle nuove ipotesi di sviluppo dell’attività degli agronomi calabresi. Questa categoria è rappresentata soprattutto da giovani professionisti particolarmente preparati, già pronti ad affrontare le sfide del futuro, soprattutto dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, in un settore che è continuamente in evoluzione e che abbraccia molteplici aspetti e competenze”. Il presidente dell’Assemblea di palazzo Campanella ha sottolineato “il contributo che i dottori agronomi e forestali potranno dare in prospettiva, al fine di attenuare le conseguenze di eventi catastrofici come il terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo o l’alluvione che nello scorso gennaio ha messo in ginocchio la Calabria”. Tra i temi che saranno trattati nel congresso nazionale e che potranno essere al centro della proposta di legge, inoltre, secondo il Presidente, vi è “il ruolo assai importante già oggi svolto dagli agronomi nel campo della sicurezza e qualità alimentare”. Bova, nel dare il benvenuto in Calabria ai vertici dell’Ordine, ha espresso il proprio “apprezzamento per la qualità del lavoro che questa categoria svolge tutti i giorni”, rimarcando “il particolare valore che assumerà la presenza, nel prossimo mese di luglio, di tante intelligenze che converranno qui per confrontarsi e che hanno scelto di farlo ripartendo simbolicamente dal Sud”.
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