Locri. Il teatro e la musica entrano nella Casa circondariale

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Locri. Su iniziativa dell’Assessorato Formazione Professionale, Sport, e Politiche Sociali della Provincia di Reggio Calabria, il 19 giugno 2009 presso la Casa Circondariale di Locri verrà realizzato un concerto dal titolo “Karakolo-fool” a cui parteciperanno musicisti della Provincia di Reggio Calabria. L’evento è prodotto dal Teatro Proskenion con la Regia di Claudio La Camera, direttore artistico dell’intera iniziativa. Le musiche, per la maggior parte della tradizione popolare calabrese, rappresentano un viaggio nei molteplici aspetti della cultura e della storia del sud. Il concerto porta il titolo del lungo progetto di scambio internazionale che, nato in Calabria grazie alla sinergia di forze artistiche che si muovono sul territorio da molti anni, ha poi viaggiato per l’Europa e il Sud America. Il Progetto “Karakolo-fool” è la sintesi con cui si è coniugato teatro e musica che, dialogando tra loro si aprono all’esterno. Si tratta di una ventata di cultura che entrerà tra le mura di questo penitenziario portando alle persone detenute momenti di svago ma anche spunti di riflessione. Lo scopo dell’iniziativa, infatti, è quello di evidenziare come la cultura possa essere strumento eccezionale per stimolare riflessioni, soprattutto quando il tempo della riflessione è più ampio, come nel caso dell’uomo detenuto. Una piccola ma nello stesso tempo grande offerta di trattamento rieducativo, un’apertura del tutto nuova del penitenziario che dialoga con la società esterna, cerca di richiamare l’attenzione sulla necessità dell’impegno responsabile della società civile nei confronti del carcere e dà inizio ad un programma di iniziative culturali dal titolo “Un’estate senza barriere” che si svolgeranno presso le case circondariali, questa la volontà della Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria che di concerto e in costante collegamento con l’Amministrazione Penitenziaria intende muoversi in questa nuova ottica di rinnovato, impegno sociale, per meglio intervenire sui bisogni dello spirito, senza per questo rinunciare al dovere istituzionale di garantire la sicurezza dei cittadini ed il rispetto dello Stato e delle sue Leggi.

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