Ambiente. Greco: “Dialogo tra istituzioni per salvare il territorio”

“Anche se la Regione ha il solo compito di programmare e controllare non si può agire con efficacia se non ci si accorda con le amministrazioni locali. È un dialogo che vogliamo, per arrivare insieme a una soluzione”. Così ha esordito l’assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco alla prima giornata del convegno regionale su “Politiche e interventi per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile della Calabria nel periodo 2007-2013” che si svolge a Gizzeria. Un appuntamento fortemente voluto dall’assessore Greco, come momento di incontro e confronto con le istituzioni del territorio. Dialogo diretto, tanto che l’assessore – durante il suo intervento – ha dettato a tutti gli amministratori presenti in sala il proprio numero di cellulare: “Io sono un servitore civico a disposizione di tutti 24 ore al giorno”. Un nuovo approccio apprezzato dai diretti interessati e incoraggiato dalla stessa comunità europea, per bocca di Jonathan Parker della direzione denerale Ambiente della Commissione Ue: oltre 150 i Comuni presenti alla due giorni di Gizzeria, 266 tra amministratori locali, sindacati, imprenditori e associazioni varie. L’obiettivo è risolvere insieme e progressivamente le storture del sistema: “Non ci può essere una perenne schizofrenia – ha spiegato Greco – per cui la ricchezza è rappresentata dal mare e nello stesso tempo lo si inquina, si cerca di attrarre turisti e nel frattempo si deturpa il territorio con l’abusivismo edilizio e la cementificazione selvaggia. La Calabria non ha materie prime, la nostro vera risorsa è il territorio. Per questo andrebbe tutelato e rispettato, cosa che spesso e volentieri non accade: arrivano file di camion a scaricare materiali contaminati e nessuno vede niente. È mai possibile?” Nella prima giornata di lavori, dopo l’intervento del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero e dell’assessore Silvio Greco, spazio anche a Jonathan Parker che ha spiegato norme comunitarie e quadro di riferimento per le politiche ambientali. Per il periodo 2007-2013, sono 650 i milioni destinati alla Calabria tra fondi europei (Fesr) e nazionali per le aree sottoutilizzate (Fas). “La Calabria – ha commentato Parker – ha molti motivi di essere ottimista: ci sono i programmi comunitari che stanziano sufficienti risorse per affrontare tutti problemi. E l’assenza di una grande industrializzazione permette in qualche modo di ripartire da zero”.

Ufficio stampa Regione Calabria

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