La parola ai dottorandi della Mediterranea, ed alle loro capacità riflessive: si inizia con Luciano Zingali, dottorando di ricerca in Pianificazione Territoriale presso il Dipartimento SAT, Master in Urbanistica, laureato “cum laude” in Architettura (tesi in urbanistica).
Si occupa dell’innovazione nel monitoraggio urbano e metropolitano come strumento di promozione e controllo delle trasformazioni attraverso l’osservazione di dati territoriali e antropici del territorio reggino, analizzandone le variazioni e le ricadute in termini progettuali attraverso la costituzione di un Osservatorio permanente sulla rigenerazione urbana.
Nelle correlazioni di tesi di laurea, tanto in Urbanistica che in Architettura, cura l’approfondimento dei temi della rigenerazione urbana attraverso analisi e progetti sulla Città Metropolitana. (EC)
Da Non Luogo a Luogo / Da Luogo a Metropoli: scenari futuri.
di Luciano Zingali
Città Metropolitana ovvero un’occasione di sviluppo e crescita di una città e di una comunità. È proprio l’intera comunità che si trova oggi davanti un’opportunità di sviluppo non scontata che porta alla rivalutazione e alla gestione di risorse che conferiscono al territorio una connotazione unica e irripetibile.
Non a caso a Reggio Calabria – “Città Metropolitana del Mediterraneo” come recita lo slogan dei manifesti affissi in città dall’Amministrazione comunale in carica – accogliamo una occasione unica per il mondo accademico e per la politica e l’amministrazione che, nei recenti Dialoghi su Reggio Città Metropolitana promossi dal Corso di Laurea in Urbanistica hanno affrontato delle vere e proprie “Prove Tecniche” per un lavoro unitario e responsabile (vedi il “Dossier” presentato in occasione dei “Dialoghi” e messo in rete sulla Rubrica Urbanistica e Città Metropolitana di Newz.it: https://www.newz.it/wp-content/downloads/dossier.pdf) su progetti ed interventi utili alla rivalutazione ed alla promozione dello sviluppo del luogo e del suo territorio.
In quest’ottica nasce la consapevolezza che per affrontare le molteplici sfaccettature che un progetto di così alta portata possa generare, è necessario disporre di una serie di informazioni ed elementi analitici di prima mano che possano agevolare l’analisi e la progettazione di un sito straordinario come questo, non sempre valorizzato come avrebbe dovuto, fino a correre il serio rischio di trasformarsi in “non luogo“.
Con Reggio Città Metropolitana nulla sarà come prima, e si aprono scenari futuri di grande rilevanza che comportano grande attenzione nelle scelte e nelle priorità rispetto ad una documentazione tecnica e normativa tutta da costruire.
Non più non luogo, ma luogo dal quale “ora comincia un’altra storia” come recita lo slogan del Partito Democratico, una storia nuova, un nuovo modo di gestire.
Non a caso per i Dialoghi su Reggio Città Metropolitana si è fatto esplicito riferimento ai Dialoghi di Platone, ed allora: Poiesis ovvero “il fare tecnico”, tecnici a confronto su scenari futuri, intenti al si deve fare e perché si deve fare; Praxis, agire, dove si decide quale orientamento dare al fare, quali delle cose si possono fare e sono da fare. Se Platone vedeva la politica luogo eminente dell’agire definendola “tecnica regia”, determinando le finalità dell’operare tecnico, ai giorni nostri non è più il luogo ultimo della decisione, ma come afferma Gregotti, è la tecnica a riappropriarsi della gestione della città e il suo uso funzionale
Da questa consapevolezza è nata la voglia di impiantare un progetto volto alla gestione delle informazioni e alla loro implementazione attraverso l’osservazione e la lettura della città e dei suoi innumerevoli risvolti architettonici e sociali, di marketing e di gestione in un filone di comprensione ed esercizio della progettazione urbana, architettonica e sociale. Sono anni che si parla fortemente di territorio da salvaguardare, antropizzare correttamente e gestire socialmente generando una serie di informazioni che mirano alla giusta gestione di un luogo e del suo ambiente: Reggio Città Metropolitana sembra essere l’occasione giusta.
In una nuova ottica di progettazione ed informazione maggiormente interessata da processi di trasformazione di rilevante valenza urbanistica, determinata dall’Area Metropolitana della città di Reggio Calabria, l’Università apre nuovi scenari di studio e analisi, verificando come e quando il cambiamento dei luoghi interessati da tali trasformazioni si traduca in una variazione significativa delle condizioni di vita degli abitanti dei quartieri e delle parti di territorio coinvolte.
Guardare ai progetti accademici e perché no alle tesi di Laurea, forza creatrice di un giovane che si affaccia al mondo del lavoro con entusiasmo e nuovi modi di concepire la città, in una prospettiva nuova, articolando fasi nuove di recupero dati e fornendo chiavi di lettura consolidando o presupponendo teorie e pratiche urbane, mette al primo posto il tema dell’accessibilità dei dati e delle informazioni di natura urbana e territoriale da parte dei cittadini utenti, in relazione alle loro elementari domande di vivibilità quotidiana, anche nell’ipotesi di costituirsi come utile e non rituale strumento di partecipazione e confronto nel governo della città.
L’accesso all’informazione sulle trasformazioni urbane costituisce oggi un diritto di primaria importanza, e come tale, il suo esercizio, attraverso nuovi strumenti di accesso e comunicazione, come sono e possono essere gli osservatori, determina la necessità di articolare nuove tipologie di servizi collettivi, all’interno dell’idea di un nuovo modello di welfare urbano.
Ciò determina la possibilità inedita, di caratterizzare in forma innovativa gli spazi collettivi della città, rielaborando, in tal modo, la funzione costitutiva politica, che ha sempre caratterizzato, nella storia, il ruolo e la funzione dello spazio pubblico.
Alla luce di questi ultimi avvenimenti, perché non lanciare un progetto di ricerca al quale si lavora da qualche anno volto alla costruzione di un nuovo strumento di valutazione e comunicazione sul tema del cambiamento della città, attraverso operazioni inizialmente semplici quali: la ricostruzione delle “azioni in corso” in tema di grandi trasformazioni urbane e territoriali all’interno di un territorio dato, l’area di studio del comune di Reggio Calabria estesa anche agli altri comuni dell’area metropolitana; l’indagine sulle fonti di informazione e i dati attualmente disponibili in materia di effetti delle trasformazioni, come inquinamento urbano, traffico, mercato immobiliare, processi di trasformazione in corso; la costruzione successiva di analisi e inchieste circostanziate, indirizzate a svelare gli effetti sociali, economici, ambientali, culturali e simbolici di tali trasformazioni.
La realtà metropolitana non può permettersi che l’emendamento al federalismo fiscale che ha dato vita a Reggio Città Metropolitana si traduca nell’ennesimo contenitore di interventi a pioggia, ma sia realmente il volano per una nuova pagina di politica del territorio i cui risultati saranno tradotti realmente in occasione di crescita.
È attraverso il confronto tra attese, intenzioni iniziali, implicite ed esplicite, della trasformazione, e i suoi esiti effettivi, misurati e indagati nella forma delle alterazioni, cambiamenti, trasformazioni prodotte (effetti), che è possibile stabilire un giudizio sull’efficacia, la coerenza, la legittimità e la sostenibilità di tale trasformazione.
Sarà inoltre necessario approfondire la fase di studio tesa a rendere sistematica la raccolta delle informazioni sui progetti e le azioni in corso, inquadrando tutto ciò un programma articolato e dettagliato di nuove indagini territoriali, necessarie a poter compiere un esercizio di valutazione tra obiettivi iniziali e esiti delle trasformazioni che rappresenta il fine ultimo dell’Osservazione il cui senso è quello di costituire la base comune da cui partire per successivi approfondimenti.
(rubrica a cura del prof. Enrico Costa)