Regione e Ferrovie della Calabria al tavolo senza i sindacati autonomi, protesta Fast-Ferrovie

fast-ferrovieReggio Calabria. Nostro malgrado siamo costretti a ritornare sulla questione trasporti in Calabria, partendo dal silenzio che avvolge la Srl Ferrovie della Calabria, silenzio che ci preoccupa e ci impone una seria riflessione. Così come  si legge sulla stampa locale circa serie difficoltà organizzative e strutturali, interessanti le suddette Ferrovie Calabre, non corrisponde una seria e determinata inversione di rotta da parte del management della suddetta Società. Le reiterate denunce fatte dal sindacato e dal comitato dei Pendolari calabresi rimangono lettera morta. Né tantomeno la nomina del nuovo presidente Ricozzi (dirigente nazionale al Ministero dei trasporti) ha sortito alcun cambiamento. Tutto è avvolto in un alone di mistero dove ad emergere è solo ed esclusivamente il rifiuto, nei fatti, ad accettare il confronto democratico. Ci risulta un immobilismo preoccupante al quale fa eco l’assessorato regionale ai trasporti che piuttosto di promuovere una azione di rilancio, congiuntamente a tutte le organizzazioni sindacali del settore, si preoccupa di indire riunioni monche, escludendo a priori le sigle sindacali autonome ed i comitati di base, firmatarie del protocollo sul contratto collettivo nazionale di lavoro unico della mobilità. Un atteggiamento, questo, censurabile ed apertamente in violazione con l’indirizzo nazionale e comunque lesivo degli interessi, non solo del sindacato e dell’intera categoria ma, soprattutto, degli interessi della  cittadinanza calabrese, sempre più penalizzata a livello di mobilità. Avevamo richiesto all’assessore regionale ai trasporti la costituzione  di un tavolo interistituzionale con a capo, appunto, la Regione Calabria unitamente a tutte le società di trasporto calabresi (Trenitalia e Ferrovie della Calabria Srl) nonché  le sigle sindacali trattanti a livello nazionale, ma purtroppo dobbiamo ancora una volta registrare un silenzio preoccupante, anzi come nel caso della riunione indetta dall’assessore Demetrio Naccari, si è arrivati al paradosso, “dimenticando” i sindacati autonomi Fast, Orsa ed Ugl. È evidente che tali comportamenti o scelte dettate non si sa da quali logiche saranno ripetutamente denunciate all’opinione pubblica affinchè si sappia da quale parte stanno le responsabilità di tale stato di abbandono nel quale versano Trenitalia e Ferrovie della Calabria Srl, società deputate alla mobilità dei calabresi e proprio per quanto sopra evidenziato, responsabili di un servizio terzomondista.

Il Segretario Regionale FAST-Ferrovie Calabria
Vincenzo Rogolino

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