Reggio Calabria. Dopo aver chiesto ripetutamente delucidazioni all’Amministrazione Comunale circa la balneabilità delle acque antistanti il tratto di costa ricadente nel territorio di Reggio, anche se in modo non ancora chiaro, il Sindaco ha giustamente emanato due Ordinanze, rispettivamente in data 05 e 23 giugno 2009. Queste, per quanto pubblicato sul sito del Comune, riguardano, la prima (la numero 25), il tratto antistante il Lido Comunale e la Villa Zerbi, la seconda (la numero 27) il tratto di Gallico Limoneto, Pentimele, Circolo Nautico, Torrente Annunziata, Torrente Menga e Lume di Pellaro, con tanto di indecifrabili coordinate geografiche. Sebbene già questi dati certifichino la non balneabilità dell’intero tratto di mare che dovrebbe essere il bigliettino da visita della “Città Turistica”, il sito del Ministero della Salute definisce inquinati anche altri tratti costieri ricadenti nel Comune di Reggio. Di fatto, quindi, nonostante le Ordinanze del Sindaco non comprendano anche gli altri tratti definiti “pericolosi” per la salute dei bagnanti, l’intero litorale cittadino dovrebbe essere sottoposto al divieto di balneazione, secondo i dati ministeriali. Se la vicenda non riguardasse la salute pubblica, sarebbe grottesca e paradossale. Comunque, nell’attesa di sapere con chiarezza ed onestà se e dove sia possibile fare il bagno, sarebbe opportuno, quantomeno, che le Ordinanze del Sindaco venissero eseguite dall’Amministrazione, visto che nel tratto compreso tra Catona e Pentimele l’unico cartello indicante il divieto di balneazione che si è visto è posto esattamente di fronte il depuratore di Gallico. Se il concetto non fosse ancora sufficientemente chiaro, la mancanza di partecipazione e di trasparenza, ostacolate da logiche di opportunismo economico e politico, hanno generato confusione nella cittadinanza che non è stata sufficientemente informata. Non è filosofia, ma realtà. Proprio qualche giorno fa, infatti, éthos ha ricevuto le proteste di alcune preoccupate maestre ed educatrici di asili e scuole materne private, in procinto di annullare le rispettive colonie estive, visto che non potranno portare al mare i bambini. Non interessa la polemica, i fatti sono chiari. Preme, invece, sollecitare l’Amministrazione per una più chiara, partecipata e responsabile informazione istituzionale, quantomeno sull’argomento in questione, visto che, sebbene tutto dipenda dalle Ordinanze del Sindaco, nessuno dei titolati ha sollevato o affrontato la discussione nelle sedi istituzionalmente competenti. Sarà l’ennesima coincidenza, ma ancora una volta il cittadino viene escluso dalla gestione del proprio territorio e non adeguatamente informato, anche a discapito della propria salute. Torna inevitabilmente attuale la proposta di éthos a tutti gli Enti Locali di adottare il Bilancio Sociale, pur nella consapevolezza che qualcuno degli addetti ai lavori potrebbe definirla “… non di interesse generale.”.
Il Portavoce éthos
Giuseppe Musarella