Reggio Calabria. Il Comune deve risarcire i danni per la non potabilità dell’acqua. Lo ha deciso il Giudice di Pace coordinatore Giovandomenico Foti, chiamato a decidere sul ricorso avanzato da un cittadino residente nella IV circoscrizione “Trabocchetto – Condera –Spirito Santo”. Il Giudice di Pace ha emesso un’innovativa sentenza in materia di pagamento del canone acqua e della relativa responsabilità addebitabile alla Pubblica Amministrazione, nella specie al Comune. Su domanda del cittadino della IV Circoscrizione, difeso dagli avvocati Ilenia Linguardo ed Antonella Rigolino del Foro reggino, il giudice Giovandomenico Foti ha accertato la non potabilità dell’acqua fino all’anno 2008. Il Comune sarebbe pertanto inadempiente nei confronti dei cittadini, costretti ad acquistare acqua minerale per uso alimentare, restando così l’acqua comunale fruibile per soli scopi igienici. Il Comune è stato condannato alla restituzione del 50% dei canoni corrisposti. Tale condanna risulta conforme alla consolidata giurisprudenza in materia di potabilità, ma la novità, che la sentenza in esame rappresenta, sta nella ulteriore condanna del Comune reggino al risarcimento dei danni patrimoniali che la non potabilità ha generato. Quindi i cittadini reggini, principalmente residenti nelle zone ricadenti nella I circoscrizione “Centro storico” e IV “Trabocchetto – Condera – Spirito Santo”, hanno diritto non solo alla restituzione della metà dei canoni versati, ma da oggi anche al risarcimento degli ulteriori danni determinati dalla non potabilità dell’acqua.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more