Sanità. Il Governatore incassa la solidarietà delle altre regioni

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Il presidente della Calabria, Agazio Loiero, puntava molto nella solidarietà delle altre Regioni contro l’ipotesi di un commissariamento ad hoc della sanità. E la solidarietà è arrivata unanime dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni, che oggi hanno inviato un durissimo documento al Governo, scrivendo che nel decreto legge ‘anticrisi’ è stata prevista una “procedura abnorme per la Regione Calabria”. Così le Regioni hanno deciso di interrompere ogni forma di dialogo con il Governo fino a che il presidente Berlusconi non avrà fornito chiari e concreti impegni sui diversi punti di contrasto: fondi Fas, istituzione ministero del turismo, scomparsa del decreto-casa, assenza delle risorse per il fondo sociale, decreto legge ‘anticrisi’ sulla sanità (all’articolo 22 esso prevede il commissariamento per la Calabria). La goccia che ha fatto traboccare il vaso nel rapporto delle Regioni con il Governo è stato proprio il decreto legge ‘anticrisi’. Lo ha chiarito, nella sua relazione, proprio il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, perché si è trattato di un atto unilaterale su un tema delicatissimo come quello delle competenze e delle risorse nella sanità. Infatti, l’ipotesi di commissariamento in Calabria non rientra nel percorso precedentemente concordato, con appositi accordi, per i piani di rientro. Una decisione che rappresenta un pericoloso precedente nella limitazione della sovranità di un organo costituzionale. Come ha poi illustrato il presidente Agazio Loiero ai colleghi, con il decreto legge, è stato il Governo ad interrompere il percorso già cominciato, negando alla Calabria l’opportunità di avere il tavolo istituzionale dove concordare il piano di rientro del deficit della sanità. “Ricordo che esso è certificato per l’80% di provenienza dalla precedente giunta regionale. E non sono stati neppure tenuti in considerazione –ha sottolineato Loiero- i primi sforzi avviati per un’azione di cambiamento, come l’istituzione della Stazione Unica Appaltante”. “Una rottura unilaterale ingiustificata, perché le Regioni hanno sempre tenuto un atteggiamento collaborativo con il Governo, senza strumentalizzazione come avremmo facilmente potuto fare nel caso del piano-casa dopo il terremoto in Abruzzo. Ma oggi – ha sottolineato Loiero- occorre prendere atto che il dialogo è fallito. Come ha detto il presidente del Mosile, Iorio, non si tiene conto che noi siamo eletti direttamente dal popolo e l’idea di commissarie la sanità, che è una materia di competenza esclusiva delle Regioni, rappresenta un deficit di democrazia. Non dobbiamo ritirarci sull’Aventino, anche se sarebbe giusto ammutinarci, per questo sono d’accordo con Errani che vuole andare fino in fondo per un chiarimento. Sono soddisfatto che ci sia stata questa decisione delle Regioni, che hanno testimoniato solidarietà alla Calabria per una risoluzione illegittima e controproducente agli interessi dei cittadini”.

Ufficio stampa Regione Calabria 

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