Reggio Calabria. Domani è il 14 luglio e ricorre l’anniversario o meglio la data storicamente riconosciuta della “rivolta di Reggio”. L’amministrazione comunale commemorerà i caduti di quel tragico periodo per la nostra città. Tra le vittime innocenti di quei mesi c’è Angelo Campanella, ucciso da un colpo di moschetto esploso da un carabiniere il 17 settembre 1970. A 39 anni da quel tragico episodio è ancora in corso (l’unico) il processo di risarcimento. Sono quindi trascorsi 4 decenni e la Famiglia Campanella ne ha viste e sentite di tutti i colori. Tante promesse, tante rassicurazioni, tante strumentalizzazioni sul “martire” Campanella. Nel concreto però nulla da parte degli organi competenti. Tant’è vero che la famiglia ha dovuto e deve affrontare le spese di un lungo e logorante processo tutte a proprio carico senza mai ricevere aiuto da chicchessia. Per questi motivi i sei figli di Angelo Campanella e la moglie Teresa Gatto non parteciperanno alla commemorazione ai caduti della rivolta. È una forma di protesta, leggittima e condivisibile, per attirare l’attenzione su una vicenda che deve ancora avere delle risposte. Risposte che, se non sollecitate dalle istituzioni, dalla società civile, dall’opinione pubblica e da quanti hanno a
cuore la giustizia e la verità, verranno insabbiate, diluite… dimenticate. È per questo motivo che faccio mio l’appello della signora Teresa Gatto e della famiglia Campanella chiedendo ufficialmente a tutti i miei colleghi in Consiglio comunale di sostenere la mia richiesta al Signor Sindaco di costitursi, come amministrazione comunale, parte civile nel processo in corso contro lo Stato per il risarcimento della Famiglia Campanella. È un gesto doveroso che ridarebbe fiducia a tutte le famiglie delle vittime del ’70 che si sono sentite abbandonate, trascurate, prese in giro e strumentalizzate dalle istituzioni che invece avrebbero dovuto tutelarle fino in fondo. Il 14 Luglio è anche il giorno della rivoluzione francese sarebbe bello che diventasse anche il giorno di un’altra rivoluzione a Reggio …quella culturale!
Demetrio Delfino
capogruppo Rifondazione Comunista