Mi dispiace molto dover replicare alla nota dell’assessore Pasquale Zito sulla questione della rimodulazione del Programma di Sviluppo Urbano della città di Reggio Calabria. Nella mia conferenza stampa – sostiene l’assessore Tripodi – come si è potuto notare, volutamente non ho ritenuto di aprire alcuna polemica, ma mi sono semplicemente attenuto alla mera esposizione di fatti e numeri. Ciò anche in ragione del fatto che considero di fondamentale importanza salvaguardare il rapporto di collaborazione istituzionale con il comune di Reggio e segnatamente con l’assessore Zito cosa che, peraltro, intendo proseguire. Probabilmente Zito è stato male informato, ma ci tengo a sottolineare che nei confronti della città di Reggio Calabria non sono state utilizzate metodologie di valutazione delle spese diverse da quelle utilizzate per le altre Città titolari di analoghi programmi. Infatti – spiega Tripodi – a norma del Regolamento Comunitario del fondo FESR, valido per il PSU, non sono ammissibili spese di tipo immateriale se non direttamente connesse ad interventi di promozione dell’identità urbana o a interventi di divulgazione e comunicazione delle azioni del PSU. Com’è noto, la Commissione Europea ha chiaramente mostrato contrarietà relativamente all’ammissibilità di iniziative di tipo “effimero” (spettacoli, mostre non rientranti nelle categorie richiamate, viaggi di studio, eventi culturali o turistici, ecc.), invitando gli Stati membri a svolgere un rigoroso controllo in merito. Da tali presupposti deriva la non ammissibilità delle spese del Comune di Reggio Calabria per un totale di Euro 2.897,526,51 per eventi di spettacolo o mostre non riconducibili alla finalità del PSU relativa alla valorizzazione dell’identità urbana e per affidamenti diretti senza l’effettuazione delle relative procedure di evidenza pubblica. A tal proposito ricordo che il riconoscimento dell’inammissibilità di tali spese è stato chiaramente dichiarato ed evidenziato dalla stessa delibera del Consiglio Comunale di Reggio Calabria che ha approvato la rimodulazione del PSU nella quale è stato esplicitamente ammesso l’errore di impostazione sull’ammissibilità della spesa. Mi sembra, quindi, del tutto fuori luogo il riferimento che l’assessore Zito fa, ad eventi spettacolari ed artistici svoltisi in altre città calabresi, poiché non è assolutamente vero che l’Assessorato regionale all’Urbanistica abbia mai autorizzato sui fondi del PSU il finanziamento di una Mostra su Mirò a Catanzaro o spettacoli del Teatro Rendano di Cosenza. Non esiste alcun progetto di questo tenore sul PSU. In questa fattispecie – prosegue l’assessore regionale all’urbanistica – l’assessore Zito è incorso in una evidente disinformazione in merito, salvo che non abbia confuso il PSU con altre fonti di finanziamento. Non appartiene a questa amministrazione regionale la logica dei due pesi e due misure. Nella mia attività ho sempre operato senza privilegiare e senza emarginare nessuno, uniformando le mie scelte a principi e regole oggettivi. Proprio per questo tutte le Città, Reggio Calabria compresa, sono state paritariamente (come è possibile evincere dagli atti d’ufficio consultabili in ogni momento), invitate a non sostenere spese di tipo ‘effimero’, e chi le ha sostenuti le ha viste considerare inammissibili. Sono state, invece, a tutte le Città, Reggio Calabria inclusa, ammesse spese per organizzazione di eventi di divulgazione (esposizioni, mostre, stand, eventi, pubblicazioni, viaggi e partecipazione a reti, ecc.), quando tali iniziative sono state connesse strettamente ai temi dello sviluppo urbano, dell’identità dei centri storici e della divulgazione delle iniziative del PSU. Per quanto riguarda poi lo spostamento di parte dei Progetti del PSU di Reggio Calabria legati all’erosione delle zone costiere della zona sud, dal PSU alla Misura 1.4. voglio ricordare che ciò è avvenuto con deliberazione della Giunta Regionale n. 1087 del 23/12/2008, che ha stralciato dal PSU del Comune di Reggio Calabria i seguenti Progetti assegnati per competenza all’Asse I “Risorse Naturali” Misura 1.4 del POR Calabria coordinata dal Dipartimento n. 9 Infrastrutture-LL.PP.: Progetti B1/7 “Recupero e qualificazione della fascia costiera” di euro 2.050.371,00 e B 4/19 “Recupero e riqualificazione fascia costiera della periferia Sud” di euro 4.514.249,08, per un importo totale di euro 6.564.620,08. Tale determinazione, realizzata d’intesa con gli Uffici del Comune di Reggio Calabria, è stata assunta nell’interesse del Comune stesso, che ha visto così salvato un intervento strategico che risultava non ammissibile sull’Asse 5.1, risolvendo un evidente errore che era stato commesso dalla precedente Giunta Chiaravalloti in sede di stipula della Convenzione avvenuta nel 2004. Infine, nel merito della questione dei Progetti coerenti (o sponda), occorre precisare che il Comune di Reggio Calabria ha esibito alla Regione Calabria un considerevole elenco di Progetti coerenti, pari ad impegni complessivi ammontanti ad euro 45.784.641,46 ma con pagamenti effettivi alla data odierna pari ad euro 17.398.626,25. E’ stato solo grazie a tali progetti coerenti, la cui ammissibilità è tuttora in corso di verifica, che il Comune di Reggio Calabria, la cui spesa effettiva sul PSU ad oggi è solo del 16% (dato da certificare con la nuova rendicontazione alla data del 30/6/2009 dopo la rimodulazione), ha evitato il disimpegno automatico delle risorse assegnate per mancata capacità di spesa. Un dato che è assolutamente incontrovertibile e non soggetto a valutazioni politiche. Dunque – sostiene infine Tripodi – se il comune ha speso solo il 16 % in cinque anni e se la regione ha rilevato tale circostanza ciò non è una trovata elettorale per screditare il comune, come afferma l’assessore Zito, ma semplicemente la constatazione di una situazione assai grave che mette a rischio le risorse destinate alla città. Ciò detto, credo che sarebbe stato più giusto ammettere gli errori compiuti che io non ho certamente addebitato alla persona dell’assessore Zito, riconoscere ed apprezzare l’eccellente lavoro compiuto dall’Assessorato regionale Urbanistica e Governo del Territorio per rimettere in carreggiata il PSU della città di Reggio Calabria ed assumere gli impegni necessari per garantire che nei prossimi 24 mesi vengano colmati i ritardi fin qui accumulati e si possano realizzare gli interventi tanto attesi dai cittadini di Reggio”.
Ufficio stampa Regione Calabria