Reggio Calabria. A margine della conferenza stampa tenuta stamane da Legambiente sulla Goletta Verde, è intervenuto anche il responsabile del Comitato pendolari dello Stretto, Pietro Interdonato, il quale intervenendo sul tema del diritto alla mobilità ha voluto riprendere la richiesta più volte avanzata «allo Stato per avere delle navi che ci liberino dall’obbligo di dover utilizzare per forza la Caronte e quindi poter attraversare lo Stretto in un modo degno di un paese civile. Prossimamente a Villa San Giovanni – ha poi annunciato Interdonato – terremo una riunione per mettere in luce la netta disparità che esiste fra Rfi e la Caronte con gli spazi antistanti la prima sempre vuoti, diversamente da quanto accade invece con la seconda dove invece c’è sempre il pienone. Per questo il comitato non esita a parlare di vacche grasse per il traghettatore privato e di vacche magrissime per Rfi. In un paese civile i rappresentanti istituzionali avrebbero da tanto tempo avviato una grande battaglia. Anche se in realtà qualcosa si sta muovendo grazie naturalmente al nostro impegno costante della prima ora». Non è mancata poi una stoccata da parte del comitato pendolari anche nei confronti dei vertici romani sulla mobilità in cui sono presenti i vari sindaci dei territori interessati, definiti «degli appuntamenti inutili che peraltro costano parecchio ai contribuenti e i cui risultati sono pressoché nulli». Infine Interdonato è tornato sulla questione dei prezzi per l’attraversamento dello Stretto. E lo ha fatto mostrando ai cronisti presenti sulla Goletta Verde, la prova tangibile di come le tariffe fra la Sicilia e la Calabria siano spropositate rispetto ad altre analoghe realtà nemmeno troppo distanti. «Si tratta di un biglietto di andata e ritorno – ha detto il presidente del comitato pendolari esibendo il piccolo tagliando – per un traghettamento fatto qualche giorno fa nel tratto che va da Gozo e Malta. Ebbene la distanza è praticamente identica a quella che separa Messina da Villa San Giovanni, eppure il prezzo è di soli 15 euro e settanta centesimi per l’andata e il ritorno. Quindi come possiamo vedere a pochi passi da noi esistono delle tariffe che non prevedono scadenze di alcun tipo come purtroppo accade da noi».
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more