Villa. Catturare energia pulita dalle correnti marine

Corio, Idone, Napoli
Corio, Idone, Napoli

Villa San Giovanni. “Catturare energia pulita dalle correnti marine”: è stato il tema principale del convegno “energia, innovazione e sostenibilità ambientale” svoltosi ieri sera all’hotel “Plaza” di Villa San Giovanni. L’evento, promosso dalla fondazione villese “Cultura Libera Sapere Aude Onlus”, è stato realizzato grazie alla collaborazione della città di Villa San Giovanni, della Lega Navale Italiana, della società di Bolzano “Fri-El Sea Power” e dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Un evento importante, nel corso del quale sono intervenuti Francesco Idone (presidente Fondazione “Cultura Libera”), Domenico P. Coiro (professore associato Università degli Studi di Napoli “Federico II” – Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale) e Antonino Napolitano (della sezione Lega Navale di Villa San Giovanni), che hanno parlato delle sperimentazioni relative alla produzione di energia pulita nelle acque dello Stretto di  Messina. Il progetto di sfruttamento del moto ondoso per catturare energia è stato ideato dal prof. Corio, che è stato affiancato dal gruppo di ricerca del dipartimento di Ingegneria Aerospaziale di Napoli (ADAG) e dall’azienda trentina “Fri-El Sea Power” (operante nel settore dell’energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili).
“Il mare – come ha evidenziato dal prof. Corio – è una delle migliori fonti di energia alternativa, infatti la potenza sprigionata dalle correnti potrebbe produrre energia elettrica per soddisfare i fabbisogni di tantissime popolazioni. In particolare, lo Stretto di Messina è l’angolo di mare con maggiori potenzialità di  estrazione di energia, essendo l’unico che ha una velocità massima di sei nodi, pari a circa 11km/h”.
Dopo anni di studio ed esperimenti, il gruppo di ricerca del prof. Coiro ha realizzato il sistema Fri-El Sea Power, formato da una struttura galleggiante e da una serie di turbine posizionate a distanze regolari lungo un tubo snodabile. I test sperimentali, effettuati prima nella vasca navale dell’ADAG e dopo (nel 2008) a Villa San Giovanni, sono stati soddisfacenti nonostante il prototipo di sistema provato fosse di bassa potenza, quindi non il massimo in presenza di forti correnti marine. Ed ecco un nuovo progetto – ancora in fase di studio – che prevede un sistema più potente, che gli ingegneri sperano di poter “testare” al più presto nelle acque dello Stretto. Per far sì che ciò avvenga, serve però la collaborazione di tutti, soprattutto quella delle autorità locali, alle quali è stata richiesta l’autorizzazione per realizzare un laboratorio a cielo aperto (necessario per i test sperimentali) in località Punta Pezzo di Villa San Giovanni.
Il prof. Corio ha sottolineato l’importanza del progetto, per la cui realizzazione è necessario che si adoperino – si spera al più presto – le autorità locali. Anche perché i vantaggi per Villa San Giovanni (e non solo) sarebbero molteplici: creazione di nuovi posti di lavoro, miglioramento dell’immagine negativa del Sud, lavoro indiretto per operatori locali, prestigio internazionale e, soprattutto, miglioramento economico che legherà i giovani calabresi alla loro terra.

Francesca Meduri

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