Chizzoniti: «Precipita la situazione dei dipendenti della Spantax Srl»

Aurelio Chizzoniti
Aurelio Chizzoniti

Reggio Calabria. «Precipita la situazione dei dipendenti della Spantax Srl che da circa un anno opera nell’indotto Ansaldo Breda – ex Omeca, quale subentrante ad altre ditte avvicendatesi negli ultimi 3 anni con apparizioni mordi e fuggi». Lo conferma l’Avv. Aurelio Chizzoniti, presidente del Consiglio Comunale, che ha ritenuto doveroso informare con una nota ufficiale anche il Prefetto Francesco Musolino, avendo svolto nella vertenza di circa un anno addietro un ruolo di fondamentale centralità. Chizzoniti puntualizza che «nella giornata di ieri si è registrata in città la presenza di esponenti della Spantax che hanno ribadito “urbi et orbi” che per fatto addebitabile all’Ansaldo Breda, che non avrebbe onorato gli impegni assunti, intendono smobilitare l’impianto di Reggio con conseguente trasferimento dei dipendenti verso quelli operanti nelle città di Bari, Mestre e forse Pistoia. In questo contesto l’Ansaldo Breda si defila sempre di più pur avendo garantito l’anno scorso la bontà della ditta Spantax che oggi conferma una morte annunciata, scandita anche dal giallo di alcune lettere di adesioni ai predetti trasferimenti che i dipendenti interessati giurano di non aver mai firmato, anche se in effetti qualcuno le ha vergate con nomi e cognomi degli stessi. I sindacalisti di settore prontamente intervenuti ovviamente stigmatizzano anche la scelta temporale per realizzare l’ennesima operazione che attenta ai già precari livelli occupazionali cittadini, lamentando, fra l’altro, anche l’omesso coinvolgimento dell’Assindustria, sede Istituzionalmente preposta alla gestione di simili delicatissime controversie».
L’avv. Chizzoniti ha informato i Capigruppo Consiliari nel corso dell’odierna conferenza sfociata nella convocazione del Civico Consesso, alla cui prossima riunione ha chiesto di partecipare una delegazione dei lavoratori. Il presidente conclude affermando che «questa grottesca vicenda esalta il mendacio consumato dai vertici Ansaldo Breda che intervenendo ai lavori consiliari circa un anno addietro hanno garantito il rilancio dello stabilimento ex Omeca e quindi del relativo indotto. Nulla di tutto questo, per cui la città è chiamata ancora una volta a difendersi dai predatori di turno».

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