L’Assessore provinciale all’Ambiente Giuseppe Neri ha incontrato i ragazzi che, dall’8 al 24 luglio scorso, hanno frequentato il campo estivo al Parco Caserta di Reggio Calabria dedicandosi, oltre alle attività ludiche e sportive, ad approfondimenti su tematiche ambientali. Al Daycamp, organizzato dalla società sportiva Paideia, oltre ai momenti dedicati al calcio, al nuoto, al basket, al volley, al karate e al ballo, i giovani reggini hanno infatti potuto frequentare un corso di educazione ambientale, impegnandosi al “Gioco Ambiente” voluto dall’assessorato provinciale per incentivare la raccolta differenziata e promuovere una maggiore assunzione di responsabilità per la difesa del territorio. Affiancato dagli esperti dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti, lo staff degli educatori, guidato da Giuseppe Gangemi, ha coinvolto i ragazzi in lavori di laboratorio che, in modo simpatico ed originale, hanno suscitato l’interesse dei più giovani. “Sono sinceramente contento di questa iniziativa – ha dichiarato l’Assessore provinciale Giuseppe Neri – l’attività svolta dalla società sportiva Paideia è lodevole non solo perché rappresenta un valido sostegno alle famiglie in difficoltà a causa della conclusione dell’anno scolastico, ma perché fa tutto questo garantendo un servizio diversificato e molto qualificato. I lavori realizzati dai ragazzi sono molto interessanti, in modo semplice hanno colto il messaggio che vogliamo lanciare: difendere il territorio attraverso la raccolta differenziata. Sono sicuro che i bambini possono assumere un ruolo propositivo importante all’interno delle proprie famiglie, in questa ottica si giustifica l’interessamento del mio assessorato al mondo della scuola, dello sport e dell’associazionismo giovanile. Ho già anticipato ai responsabili dell’associazione Paideia la disponibilità a sviluppare e sostenere un progetto più ampio che, sempre con le stesse finalità, permetta ai ragazzi di consolidare ed approfondire quanto appreso durante questa esperienza estiva”.
Ufficio stampa Provincia Rc (foto di Alfonso Morabito)