Infrastrutture e Servizi pubblici sono elementi indispensabili per lo sviluppo della nostra provincia. L’istituzione di Reggio città metropolitana costituirà una notevole spinta propulsiva per il rilancio e la valorizzazione delle risorse umane e territoriali per l’avvio di un graduale quanto inarrestabile processo di sviluppo sociale ed economico. Ciò implicherà l’adozione di una concezione innovativa di gestione del territorio che non può prescindere dal potenziamento dei servizi pubblici essenziali. Telecom, Enel, Ferrovie e Poste dovranno eliminare alcune “discordanze sostanziali” relative alla politica aziendale sul nostro territorio, che dovrebbe seguire ben altre direzioni rispetto a quella attuale : direzioni tendenti al miglioramento qualitativo del servizio, all’accrescimento della competitività, allo scopo di offrire servizi efficienti proprio in previsione delle fasi attuative dell’Area metropolitana. Stati previsionali di per sé sufficienti ad indurre le grandi Aziende nazionali di Servizi a seri ripensamenti sulle politiche da adottare sul nostro territorio. Ed invece assistiamo all’ennesimo atto di impoverimento, che evidenzia in tutta la sua gravità una strategia perversa e scelte gestionali da cui emerge una coerenza prevaricante, contro ogni logica di sviluppo : la soppressione delle strutture regionali delle Poste a Reggio Calabria ed il loro trasferimento presso altre province. Una politica riorganizzativa che prevede la localizzazione a Catanzaro del Competence center amministrativo che doveva sorgere proprio a Reggio ed un accentramento delle funzioni di programmazione, gestione e controllo presso l’unica sede di Catanzaro, oltre alla chiusura della filiale di Locri, della Cassa provinciale di Reggio ed il trasferimento della gestione delle Risorse umane della Calabria alla sede di Napoli. Una pretestuosa politica aziendale, ancorata a logiche obsolete di chiara natura imprenditoriale, completamente slegata e con impostazioni in netta contrapposizione al contesto programmatico di sviluppo del nostro territorio. Sono problematiche che gravano da diversi anni ormai sulla popolazione di Reggio e della sua provincia. Ogni atto di spoliazione perpetrato ai suoi danni innesta angoscianti reminiscenze storiche e politiche mai del tutto sopite. Non v’è dubbio che dinanzi ai ripetuti trasferimenti di uffici e sedi regionali invocati da Catanzaro, praticamente in ogni settore della vita amministrativa, agli atti di spoliazione che hanno interessato i servizi pubblici e le infrastrutture del nostro territorio, derivanti da scellerate politiche aziendali di Enel, Telecom, Ferrovie e Poste, solo per citare le principali, vi siano anche constatazioni oggettive relative alle “tendenze” dell’asse di potere gestionale regionale, di matrice catanzarese – cosentina, la cui operatività ha manifestato e manifesta sempre più l’intenzione di voler relegare la provincia di Reggio nell’alveo di “area periferica” della Regione. Basti pensare alle reazioni catanzaresi che hanno fatto seguito all’istituzione della città metropolitana di Reggio. Ma lo scenario politico è mutato ed a breve muterà anche quello istituzionale e la comunità reggina è pienamente consapevole dell’imminente inversione di tendenza. Sarà irrimediabilmente stroncata quella perversa strategia che ha legato a sé ogni atto e tentativo di spoliazione. La risposta istituzionale, con il riconoscimento dello status metropolitano, non si è fatta attendere e la sua piena attuazione evidenzierà la massima convergenza con la società civile nella lotta per far emergere “l’identità di una Reggio finalmente proiettata sul Mediterraneo, quale punto nodale di riferimento tra le realtà economiche nazionali e comunitarie ed i Paesi rivieraschi, in grado di innescare tutti i meccanismi necessari per la massima valorizzazione delle enormi potenzialità nell’ambito degli scambi commerciali e delle forme di interazione culturale e turistica.
On Giovanni Nucera
Consigliere Regionale della Calabria