Reggio Calabria. La costituzione del gruppo unico del “Popolo della Libertà” in seno al consiglio della IX Circoscrizione “Gallico-Sambatello”, formato da giovani consiglieri che si riconoscono nei valori e nella linea politica del centrodestra, rappresenta il primo importante tassello verso un più efficace radicamento territoriale del partito più grande d’Italia, nell’intera zona nord della città. La presenza sul territorio è fondamentale per un partito moderno e dinamico che vuole raccogliere le istanze dirette dei cittadini per uniformare la sua azione politica a quelle che sono le reali esigenze dei territori amministrati. In quest’ottica vanno salutate con favore tutte quelle azioni che concorrono alla diffusione sul territorio del Pdl, in modo particolare nelle periferie, dove agli sforzi profusi dall’attuale Amministrazione Comunale, devono affiancarsi le spinte propositive e i fermenti volti al cambiamento che giungono dalle realtà circoscrizionali destinate a divenire sempre più importanti rappresentando, esse stesse, il vero trait d’union fra la politica e i cittadini. Parlando della IX circoscrizione, colgo l’occasione per affiancarmi al disorientamento degli attuali gruppi d’opposizione in seno al consiglio (10 consiglieri su 21) e riguardante la collocazione politica del presidente e della sua compagine di maggioranza. È oramai a tutti nota l’ambiguità che pur riesce a tenere uniti il gruppo dell’Upr, già nei fatti transitato nel Movimento per l’Autonomia (basta considerare l’impegno elettorale da essi profuso verso il candidato Sergi nell’ultima consultazione europarlamentare), l’attuale vicepresidente di Rifondazione Comunista ed altri sparuti singoli Consiglieri che compongono la Babele di attuale risicata maggioranza. Credo, senza entrare nel merito e nel rispetto delle scelte da essi operate, che la maggioranza ed il presidente in particolare debbano chiarire (se non altro per non offendere i cittadini e la loro stessa veste istituzionale), in modo inequivocabile, se sono “carne o pesce”, evitando confusioni contrarie alla trasparenza politico-amministrativa che deve informare, invece, l’azione di guida nel nostro territorio (e lo dico quale cittadino gallicese). Da qui, l’unico auspicio, è che il presidente Idone accolga senza riserve l’invito nato dall’autoconvocazione richiesta da metà del suo consiglio e convochi, nel più breve tempo possibile, una seduta chiarificatrice.
Pasquale Orazio Zito
Assesore Comunale