Cooperative sociale. De Gaetano: “Promesse sciolte al sole”

Nino De Gaetano
Nino De Gaetano

“Punto e a capo. In meno di due mesi le solenni rassicurazioni hanno lasciato il posto al solito andazzo, tra ritardi e rimpalli di responsabilità sul pagamento delle spettanze arretrate. Di fatto, nulla è cambiato per i lavoratori delle cooperative sociali che agli inizi di giugno, esasperati per la mancanza di risposte e di attenzione da parte del Comune, erano scesi in piazza lamentando pesantissime difficoltà economiche”. Lo denuncia il segretario regionale di Rifondazione comunista, Nino De Gaetano in merito alla vertenza che a Reggio Calabria coinvolge servizi fondamentali come l’assistenza domiciliare, il trasporto e il centro diurno per i disabili reggini. “Solo il grandissimo senso di responsabilità di questi operatori del settore no-profit, rimasti al loro posto nonostante le anche nove mensilità arretrate, ha impedito l’interruzione di prestazioni importanti. Sia chiaro a tutti: l’assenza di disagi per gli utenti e le loro famiglie è frutto esclusivo di questo encomiabile spirito di sacrificio, non certo degli sforzi degli amministratori convinti, forse, di aver messo il silenziatore alla protesta con l’immediato pagamento di una mensilità e le grandi promesse di una soluzione definitiva. A quelle promesse, purtroppo, non sono seguiti fatti. Nessuna traccia del tavolo operativo che a luglio avrebbe dovuto dettare le nuove regole nei rapporti tra amministrazione e cooperative. Nessuna traccia di altri pagamenti, anche quando – come ha denunciato il consigliere comunale del Prc, Demetrio Delfino, con riferimento al progetto “Sfera” che riguarda le donne in difficoltà – i fondi arrivano dalla Regione Calabria. L’unico dato certo, al momento, è l’interminabile fila di creditori dietro la porta dell’ufficio della Ragioneria. Per questo siamo d’accordo con Delfino: è arrivato il momento di fare chiarezza, puntando i riflettori sulla gestione delle risorse economiche da parte del Comune di Reggio Calabria. Solo in questo modo si potranno davvero garantire certezze ai lavoratori in attesa da mesi di vedersi riconosciuto il dovuto”.

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