Anche quest’anno Scilla si prepara a festeggiare il suo patrono San Rocco

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A partire dal 20 agosto a Scilla inizieranno i festeggiamenti religiosi e civili in onore di “San Rocco della Croce” patrono della città che viene onorato a Scilla dalla fine del 1400. Questo Santo nato nel 1295 a Montepellier in Francia, figlio del nobile francese Giovanni della Croce. San Rocco alla morte del padre diede in beneficenza ai poveri tutti i suoi beni ereditati ed iniziò la sua missione di apostolato e di aiuto verso i poveri. La devozione di Scilla verso questo Santo si tramanda tra l’altro in quanto secondo la credenza popolare San Rocco ha sempre salvaguardato Scilla dalla peste. Appunto nel 1743, l’anno tremendo della pestilenza, che vide tanti morti a Reggio e Messina, gli Scillesi fecero coniare una medaglia argentea di San Rocco (nello scudo fecero incidere “In femore est ulcus: vita est ex ulcere nobis”). Monsignore Annibale D’Afflitto Arcivescovo di Reggio (1593-1638) nel 1594 nella sua prima visita a Scilla visitava tra le altre chiese quella di San Rocco dove era Cappellano della Chiesa e della Confraternita il sacerdote don Antonio Romano (ove est Confraternitas sub vocabolo San Rochi). Questo documento è il più vecchio custodito alla Curia Arcivescovile di Reggio e che parla delle chiese di Scilla. Pertanto nel 1594 a Scilla vi era già eretta la chiesa e vi era pure la confraternita di S. Rocco. Mons. D’Afflitto durante la sua visita delle Chiese di Scilla prese nota del bellissimo dipinto della Scuola Veneziana che raffigura San Francesco da Paola ed è conservato nella Chiesa dello Spirito Santo. Nella chiesa di San Rocco vi sono conservate due reliquie del Santo. Ogni anno viene dedicata una giornata per gli emigrati di Scilla nel mondo. Quest’anno la giornata sarà il 20 e avrà inizio alle ore 16:00 presso la “Casa della Carità” con testimonianze e ricordi degli Scillesi emigrati; seguirà alle ore 19:00 con la S. Messa nella Chiesa di San Rocco dedicata agli emigranti e avrà termine alle ore 20:00 presso la “Casa della Carità” con un’Agape fraterna per tutti gli emigrati Scillesi nel mondo. La giornata finale avrà alle ore 1800 una solenne liturgia eucaristica guidata dal nuovo arciprete di Scilla D. Francesco Cuzzocrea e animata dall’Associazione Portatori per le vie del “Quartiere San Giorgio” e al termine della processione vi sarà l’accensione del tradizionale trionfino. Alle ore 2400 vi sarà lo spettacolo pirotecnico nella “Marina Grande di Scilla” che sarà seguito oltre che dagli Scillesi anche da migliaia di persone provenienti dai paesi della “Costa Viola” dall’entroterra e da Reggio Calabria.

Domenico Cambareri

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