Ospedali Riuniti, Nino De Gaetano: “bene stabilizzazioni e concorsi, ma ora bisogna pensare ad un nuovo ospedale”

Nino De Gaetano
Nino De Gaetano

“Le lunghe battaglie sostenute per chiedere la stabilizzazione dei lavoratori precari degli Ospedali Riuniti, l’indizione di concorsi per colmare le carenze d’organico della struttura e, soprattutto, per sostenere con forza la nascita di una Cardiochirugia reggina sono state finalmente premiate. Grazie al significativo impegno economico assunto dalla Giunta regionale che ha destinato alla città di Reggio una cospicua fetta dei finanziamenti per il comparto sanitario, i tre obiettivi – stabilizzazione, concorsi e Cardiochirurgia – sono ormai davvero dietro l’angolo e permetteranno all’offerta sanitaria reggina di compiere il necessario salto di qualità. Ora però bisogna pensare al futuro”. Lo dichiara il segretario regionale di Rifondazione comunista, Nino De Gaetano che saluta come “buone notizie quelle arrivate in questi giorni dalla Giunta regionale e dall’Azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli”. “Questi risultati, fondamentali per i lavoratori come per gli utenti della struttura ospedaliera, sono stati perseguiti con tenacia dall’intero centrosinistra e dal partito della Rifondazione comunista in particolare: per questo, oggi, li salutiamo con soddisfazione ma anche con la lucida consapevolezza che resti ancora tanto da fare per garantire ai cittadini una sanità efficace e funzionale, una sanità capace di fornire al paziente risposte e non disagi. Se questo è il traguardo a cui puntare tutti insieme, bisogna ammettere che difficilmente lo si raggiungerà attraverso la ristrutturazione degli Ospedali Riuniti. Neppure il più dispendioso trattamento di “restyling” potrebbe infatti correggere i troppi peccati originali della struttura, cresciuta disordinatamente su sé stessa, con poche preoccupazioni per le norme anti-sismiche, nel cuore del traffico cittadino. Gli imponenti e costosi lavori di ammodernamento potranno rattoppare i “Riuniti” ma non trasformarli nel nosocomio degno di una città metropolitana che sorge in zona sismica e cioè in una struttura moderna, razionale, ben collegata a tutte le principali arterie ma lontana dal caos del centro, e, soprattutto, sicura come impongono le leggi e la dolorosa lezione de L’Aquila. Diciamolo chiaramente, a questo identikit potrà rispondere solo un nuovo ospedale, la cui costruzione, tra l’altro, sarebbe meno dispendiosa della ristrutturazione dei “Riuniti”. Rifondazione comunista ritiene che sia questa la strada da imboccare e invita tutte le forze politiche a lavorare insieme verso questa prospettiva cominciando con l’individuare il luogo più adatto ad ospitare la costruzione”.

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