Non paga dei pesanti tagli inferti alle istituzioni scolastiche reggine, con gli oltre 1.150 posti di lavoro che andranno in fumo, la controriforma del Ministro Gelmini e del Governo Berlusconi infierisce nei confronti di quegli studenti con maggiori problematiche e necessità di supporto. Saranno 950 i docenti della provincia di Reggio Calabria che non si vedranno rinnovare la cattedra il prossimo 14 settembre e oltre 200 gli amministrativi Ata. A questi dati allarmanti fanno da corollario le sforbiciate che subiranno gli insegnanti di sostegno, demandanti al ruolo delicato di assistere gli alunni diversamente abili: rispetto all’anno scolastico 2008/2009 si perderanno nel reggino oltre 20 cattedre soltanto nelle scuole medie, nonostante il numero degli studenti interessanti sia leggermente aumentato. E ancora non ci è dato sapere l’entità precisa dei tagli negli altri livelli dell’istruzione, materna, primaria e superiore: è probabile che la mannaia della Gelmini colpisca oltre un centinaio di cattedre di sostegno in assoluto.
In provincia di Reggio il rapporto insegnanti di sostegno/alunni diversamente abili risulta una dei più alti d’Italia, 1:2,80 a raffronto di una media nazionale di 1:2. Pertanto non si comprende il particolarmente accanimento nel confronti del nostro territorio, a discapito delle esigenze di centinaia di studenti e di famiglie che dalle istituzioni scolastiche, che dovranno subire ulteriori disagi e difficoltà. Dopo mesi di dibattito attorno al Dimensionamento scolastico, è il caso che tutte le istituzioni calabresi – a partire dalla Provincia di Reggio Calabria, il suo Assessorato alla Pubblica Istruzione e i Comuni colpiti dai tagli – facciano fronte comune per impedire questo ennesimo colpo devastate alle scuole reggine. Un colpo che avviene nel totale disconoscimento delle leggi dello Stato sulla tutela delle persone diversamente abili e delle convenzioni internazionali sottoscritte dal nostro Paese, a partire da quella dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006, che impegna i governi contraenti affinché “le persone con disabilità possano accedere su base di uguaglianza con gli altri, all’interno delle comunità in cui vivono, ad un’istruzione primaria, di qualità e libera ed all’istruzione secondaria” e “ricevano il sostegno necessario, all’interno del sistema educativo generale, al fine di agevolare la loro effettiva istruzione”. Evidentemente carta straccia per il Ministro Gelmini.
Omar Minniti
capogruppo Rifondazione Comunista
Consiglio provinciale