Reggio Calabria. Continua a tempo indefinito la telenovela dei sottopassi . E’ un film trito e ritrito, visto da tempo, che scorre nella totale noncuranza degli Enti e delle Istituzioni interessate. Dopo lo scempio ambientale causato dai lavori di raddoppio del binario della linea Reggio Calabria-Melito Porto Salvo, eseguiti da Rfi, dopo svariate illegalità ed abusi commessi, sia in fase di progettazione che di completamento dell’opera, dopo esserci trovati con opere traslate centinaia di metri, in totale assenza di relativa variante, mai pervenuta in Consiglio comunale per la relativa approvazione, come se lo spostamento di un’opera possa essere un qualcosa da gestirsi tramite relativo accordo tra quattro amici sotto lo sguardo, sonnecchioso, distratto, totalmente assente da parte di chi doveva svolgere relativa funzione di controllo.
Oggi in avanzata stagione estiva e turistica (anche se potrebbe essere meglio definita ad esclusivo circuito locale) ci si ritrova nel totale degrado, con il totale abbandono, delle spiagge, delle strade prospicienti e dei sottopassi, che invece dovrebbero favorire il normale afflusso dei cittadini verso il mare. Sottopassi ed assetti viari adiacenti, sporchi, con cumuli di cartacce ed immondizia di vario genere, ripieni di sabbia e materiale di risulta, con sosta di autovetture effettuata in modo barbaro, mettendo conseguentemente a repentaglio l’incolumità degli automobilisti nella fase di immissione sulla ex 106, nella totale incuria di chi è preposto ad assicurare un servizio d’ordine sul territorio della recente metropolis reggina. (Su tanti servizi per qualificarsi metropolitani, però c’è molto da imparare) I vigili urbani infatti pur aumentando quantitativamente di numero in organico, con le ultime assunzioni, continuano ad essere merce rara nelle zone periferiche, probabilmente in tutt’altre faccende affaccendati, in mancanza di un piano del traffico, consono ad una città metropolitana. La pulizia latita, le spiagge a cui dagli stessi sottopassi si afferisce, sono totalmente sporche per carenza o per meglio dire per totale assenza di pulizia, sotto lo sguardo disinteressato delle istituzioni. Le società miste tutto sommato pare anche ben remunerate, a quali compiti sono preposte? Tutto ciò in generale per non parlare del sottopasso, detto Schau Beach. Quest’ultimo completato da circa un anno,
chiuso con dei massi, frequentemente spostati da cittadini e bagnanti, ufficialmente mai aperto al traffico è totalmente al buio, agevolando in tal modo il malaffare e la microcriminalità, di tutto ciò è ampiamente riferito nella relazione della commissione d’indagine sui lavori pubblici del Comune di Reggio Calabria, ufficialmente pare per ritardo o probabilmente totale scomparsa del contratto di attivazione dell’energia elettrica, in un irritante palleggio di responsabilità tra gli enti interessati, cioè Comune di Reggio Calabria, Rfi, Enel. E’ da un anno che la situazione di tale sottopasso è a dir poco allucinante, procede financo con tempi di percorrenza superiori a quelli del Tapis Roulant. C’e qualcuno che sente la necessità di mettere a conoscenza la cittadinanza su questa vergognosa situazione? Se ciò interessa poco gli enti già citati, è possibile che i cittadini non vengano nemmeno tutelati da chi in città, dovrebbe rappresentare lo Stato? Non si vogliono intentare processi, non si vogliono trovare colpevoli, ma la gente chiede che l’accesso al mare venga rimesso con immediatezza a norma sotto tutti gli aspetti del vivere civile. Oggi in avanzata stagione estiva, ci ritroviamo in questo degrado e nella totale dimenticanza, domani nel prossimo inverno ci dobbiamo preparare ai rituali allagamenti dei sottopassi stessi, sfiorando altrettante tragedie come negli anni scorsi o aspettando che ci scappi il morto. Il motto di chi va piano va sano e va lontano non è idoneo ad una situazione di questo tipo, ma credo che possa essere molto più mirato nel nostro caso quello che dice che prevenire è meglio che curare. Spero che vista la noncuranza degli Enti, tale motto venga fatto proprio da chi rappresenta la legalità e lo Stato di una piccola ed abbandonata periferia metropolitana.
Nino Zimbalatti
consigliere comunale Pd