Questa calda e afosa estate volge al termine e, con il finire del mese di agosto, si ripropone ciclicamente un appuntamento atteso spasmodicamente dalle migliaia di appassionati cacciatori: l’apertura della stagione venatoria. Come ogni anno, redatto il Calendario Regionale, i praticanti si attivano affinché tutto sia pronto per la fatidica data del due di settembre. Il saluto che porgo alla categoria vuole partire proprio da qui: la preparazione meticolosa è propedeutica ad uno svolgimento sereno e tranquillo. Il rispetto delle regole, la linearità del comportamento sono imprescindibili per la sicurezza ed il divertimento dell’uno come della collettività. I controlli saranno, come ormai garantiti da anni mediante l’incessante opera di coordinamento effettuata dal Corpo di Polizia Provinciale, assicurati dalle Guardie Venatorie Volontarie delle Associazioni di categoria, che ormai hanno raggiunto, e si apprestano a superare, il numero di 500 unità sull’intero territorio provinciale. Anche quest’anno, purtroppo, la “bella” stagione ha dovuto fare i conti con gli innumerevoli incendi boschivi che, oltre a sottrarre porzioni di terreno verde all’uso dell’uomo, portano con se tutta una serie di ripercussioni sulla fauna che rappresenta una della ricchezze di questa Provincia. La distruzione di parti di territorio, va sottolineato, non reca danno solo alle coltivazioni e al paesaggio; è tutto ciò che in esso abita che ne riporta le più gravi conseguenze. Oltre la morte fisica di tutte le specie animali, che non riescono a sfuggire ad eventi devastanti come il fuoco, la distruzione coinvolge anche aspetti dinamici della fauna, come i corridoi biologici che, seppur non chiaramente visibili, rappresentano la tessitura esistente alla base dell’interazione tra specie, a garanzia della biodiversità. L’ormai atavica carenza di selvaggina, evidenziata negli anni dai cacciatori, passa anche da qua. L’autunno è alle porte ed è famoso per il cadere delle foglie; esse rappresentano, però, fonte di nutrimento e momento di rigenerazione per il terreno sottostante; alla stessa stregua, i prossimi mesi, rappresentino per tutti gli appassionati cacciatori un momento di rinnovamento dell’approccio uomo/natura, più attento ai bisogni ed alle necessità dell’ambiente affinché esso possa restituirci tutto il meraviglio spettacolo di cui, e lo sappiamo, è capace.
L’Assessore Antonio Scali