Il consigliere regionale Giovanni Nucera (Calabria Popolari – Liberali), ha accompagnato una delegazione del Comitato di Lotta del personale Ata (Area tecnica ed amministrativa della Scuola), guidata dal sig. Pasquale Alfano, che è stata ricevuta a Palazzo “Campanella” dall’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Domenico Cersosimo. A conclusione dell’incontro, Nucera ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Abbiamo ribadito all’assessore Cersosimo, che ha ascoltato in maniera interessata e sensibile le richieste dei disoccupati, il grave stato di crisi cui versano circa 500 famiglie della provincia di Reggio Calabria nel cui nucleo sono presenti operatori della scuola che da oggi sono disoccupati. Un impatto socioeconomico molto forte ed insostenibile, per un territorio che proprio sul versante occupazionale sta vivendo la crisi più violenta dl dopoguerra ad oggi. Ad una legge dello Stato, i cui effetti forse non erano totalmente prevedibili, il Comitato di Lotta ha chiesto che la Regione Calabria e gli organi istituzionali calabresi si facciano carico di un ulteriore assunzione di responsabilità per mitigare gli effetti nefasti che i tagli oggi nel mondo della scuola, ieri, in tanti altri settori, e chissà in quanti altri domani, si stanno abbattendo sul nostro territorio. Nel corso dell’incontro è emersa la necessità che anche la Regione Calabria si faccia carico del miglioramento della qualità del servizio scolastico e dell’istruzione in generale attraverso una congiunta strategia basata su precisi obiettivi prioritari, quali, per esempio, l’attivazione di interventi volti a favorire il successo scolastico, riferito soprattutto a soggetti con disabilità e a rischio di marginalità sociale; la promozione di specifiche attività di carattere didattico per favorire l’apprendimento nelle aree più disagiate, come la montagna e frazioni dell’entroterra calabrese. Inoltre, è stata ribadita la necessità di favorire l’innovazione didattica con l’introduzione massiccia di nuove tecnologie, l’approfondimento ed il miglioramento dell’insegnamento della matematica, delle scienze e della tecnologia; l’approfondimento e l’ampliamento di una offerta formativa di carattere extra curriculare con centri collegati in rete per tamponare la marginalità sociale e la dispersione scolastica. Sul piano della garanzia per i lavoratori, è stata posta la necessità di costruire un percorso istituzionale che garantisca ai lavoratori della scuola, un sistema di ammortizzatori sociali proteso al mantenimento dei diritti previdenziali, garantendo, inoltre, un salario di sostegno per i prossimi tre anni commisurato ai bisogni di ogni lavoratore. Ancora: è stata valuta l’opportunità di porre al Tavolo della Trattativa Stato-Regione la rivalutazione dei criteri che hanno determinato una così massiccia fuoriuscita di lavoratori dalla scuola, tagliando la cattedre. La Regione, da parte sua, metterà a disposizione 124 milioni di euro per garantire progetti extra curriculari di modo che venga utilizzato prioritariamente il personale che oggi è senza lavoro. Ed ai lavoratori chiamati alla buona realizzazione di questi progetti sarà riconosciuto l’identico trattamento di punteggio ai fini dell’anzianità di carriera posto a garanzia dei lavoratori della scuola. Su questi obiettivi, il tavolo avviato con la Regione assume una valenza di straordinario valore istituzionale tale da superare ogni polemica ed assicurare serenità e certezza a quel personale della scuola colpito duramente dalla crisi in atto”.
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