Martino (Pd) sulle manutenzioni: “Senza tunnel dei servizi rischio incidenti”

una condotta del gas
una condotta del gas

Reggio Calabria. Il settore delle manutenzioni del manto bituminoso delle strade del nostro territorio comunale è caratterizzato, da quanto emerso dalle audizioni effettuate dalla Commissione consiliare d’indagine su Urbanistica e Lavori Pubblici, da carenze di controlli, omessi interventi ed una esplicita conflittualità tra i soggetti preposti al settore.
A tale riguardo, ieri ho presentato un’interpellanza al sindaco Scopelliti per accertarmi degli eventuali provvedimenti assunti dall’amministrazione comunale per risolvere una situazione che, se accertata, avrà delle conseguenze dannosissime per la comunità reggina.
L’arch. Marcello Cammera, che fino al giugno 2007 è stato il dirigente del settore Manutenzioni dell’ente (ossia prima che lo stesso passasse alla competenza della società partecipata Multiservizi), ha dichiarato, nel corso delle audizioni innanzi alla commissioni, che il settore dei controlli manutentivi, per quanto concerne la metanizzazione della città, è stato affidato ad una struttura inserita nello staff del direttore generale del Comune.
Tale struttura, seppure la sua mission fosse chiara, pare non si sarebbe mai evidenziata nella propria attività di controllo. A tale proposito, sono state chiare le parole dell’arch. Cammera che, a suo dire, in qualche occasione avrebbe “osato” intervenire in qualità di dirigente del settore Manutenzioni rispetto alle attività fuori norma che si consumavano in città; aggiungendo, altresì, che, pur avendo egli relazionato su fatti gravi, l’ente non ha mai dato seguito alle sue segnalazioni.
Reputo particolarmente interessante riportare un estratto dell’audizione del dirigente, in cui Cammera spiega il metodo usato dalle imprese per la collocazione delle condutture del gas e del loro reinterro.
CAMMERA Darò una spiegazione perché ho usato il termine “osato”. Io ho convocato la direzione dei lavori del gas metano perché ritenevo che in più occasioni le imprese che lavoravano per conto del metano danneggiavano il patrimonio comunale. E precisamente mi riferivo all’uso che ne facevano del sottosuolo, perché spesso i tubi del gas metano venivano poggiati sui tubi della condotta idrica e della condotta fognaria. Poggiati quindi significava la non possibilità di andare ad esercitare la manutenzione nel caso di necessità di una riparazione. In più occasioni, durante l’esecuzione dei lavori e degli scavi venivano danneggiate le condotte idriche che non venivano prontamente riparate o se coperte subito dopo spuntava la perdita idrica e poi chiamavano noi che dovevamo affrontare le spese attingendo al bilancio comunale. Oppure chiedevo ancora di avere precise informazioni sul fatto che veniva estratto sotto il manto bitumioso il basolato che costituiva la sottostante pavimentazione: io chiedevo spiegazioni perché ritenevo che oltre ad essere un patrimonio storico era un elemento di consolidazione del sottosuolo.
Non voglio essere la cassandra di turno, ma con ogni probabilità in futuro dovremo attrezzarci e mobilitare la Protezione civile perché è altamente probabile che la promiscuità dei servizi idrico, fognario, elettrico e del metano provocherà fisiologici incidenti, non essendosi provveduto a realizzare un tunnel dei servizi che avrebbe favorito gli interventi manutentivi ed ispettivi.
Il rammarico è che il tunnel dei servizi è previsto, seppure previo accordo fra le parti, dalla convenzione di affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas metano nel nostro territorio comunale, ma evidentemente non è stato considerato rilevante dalle amministrazioni succedutesi nell’ultimo decennio nell’economia generale dei lavori, né sufficientemente preso in considerazione rispetto alla sicurezza ed all’incolumità dei cittadini.
Pertanto, tale modus operandi ha in parte inficiato la positività rappresentata dall’arrivo del metano in città e consegnato a Reggio un ulteriore elemento di pericolosa criticità, in una realtà, fra l’altro, in cui il rischio sismico ed idrogeologico sono altissimi.

Dott. Demetrio Martino
consigliere comunale del PD

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