Reggio Calabria. Il modo semplicistico del deputato Nino Foti di proporre per la Calabria un “governo di salute pubblica” evidenzia la mancanza di un progetto politico in sintonia con i bisogni della nostra regione. La sua, più che un’idea rivoluzionaria, appare una trovata estemporanea che provoca ulteriore confusione nella strategia tesa a battere il centrosinistra, che, fino ad oggi, ha provocato grandi danni alla regione. Ci saremmo aspettati da Nino Foti una proposta più seria, in grado di agevolare la costituzione di un governo regionale in grado di invertire l’attuale trend che così negativamente pesa sullo sviluppo di questa terra. Le proposte del deputato pidiellino, reggino di nascita ed “estero di adozione”, mirano forse a destabilizzare l’attuale protagonismo del PdL, orientato, assieme a larghi strati della società calabrese, su Giuseppe Scopelliti? La stessa domanda la rivolgiamo ai compagni di viaggio di Foti, in particolare al senatore Valentino, ma anche a Galati, Trematerra, Belcastro ed Occhiuto. Con la speranza di ricevere una risposta seria, intellettualmente onesta che non abbia nulla del vecchio modo di fare politica. I calabresi, oggi, si trovano di fronte a due modelli di amministrazione: quello di Loiero, il quale è riuscito a negare ai nostri corregionali finanche il diritto costituzionalmente garantito della buona sanità; dall’altro il Sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, che, in questi anni di governo della più grande polis della regione, ha costruito un esempio di buona amministrazione attraverso la “capacità del fare”. Se Reggio, oggi, è una delle dieci aree metropolitane del Paese lo si deve alla costante crescita della città, raggiunta grazie al governo di centrodestra che l’ha fatta diventare un laboratorio politico- amministrativo da imitare. Nino Foti, poi, con l’azzardo di chi non sembra avere il dna dell’appartenenza, propone l’ammucchiata: una sorta di inciucio istituzionalizzato che, senza ombra di dubbio, ci renderà ridicoli e non produrrà alcun beneficio per i disoccupati, per l’imprenditoria, la sanità, lo sviluppo complessivo. Per principio rispetto le idee degli altri, proprio di tutti, ma questa mi sembra davvero balzana, inaspettata da chi ha utilizzato l’elettorato di centrodestra per volare a Roma e sedere sugli scranni di Montecitorio. In parole semplici, caro onorevole Nino Foti, non siamo e non saremo mai in sintonia con questo suo modo di fare politica.
L’assessore comunale
Enzo Sidari