
Palermo. La denuncia è stata sporta ieri presso il Comando Stazione Carabinieri di Palermo Crispi, dal titolare di un negozio di abbigliamento di via Marchese di Roccaforte. La mattina aveva fatto l’amara scoperta, infatti, nella notte ignoti malfattori avevano bloccato la saracinesca con della colla liquida tipo attack impedendone l’apertura. In sede di denuncia il commerciante palermitano 66enne ha riferito di non avere ricevuto telefonate o minacce estorsive, né subito analoghi episodi di danneggiamento.
In merito alla vicenda indagano i Carabinieri della Stazione di Palermo Crispi e della Compagnia di Palermo San Lorenzo. Quest’ennesimo caso intimidatorio, evidenzia come il “messaggio” con l’utilizzo della colla sia il metodo più sicuro per gli uomini dei clan della mafia della zona per quanto riguarda le estorsioni, utilizzato nella speranza che le vittime non denuncino l’accaduto ai Carabinieri e, nelle migliori delle ipotesi, che vadano a cercare “l’amico” o il rappresentante di zona per “mettersi a posto”.
Il colonnello Teo Luzi, comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo, lancia un appello ai commercianti di avere coraggio e di recarsi presso i comandi dell’Arma per denunciare casi d’intimidazione, così come accade ormai quotidianamente. Non bisogna cedere alla paura e di affidarsi alla attività di protezione dei commercianti, pratica ormai consolidata. I recenti colpi inferti a “cosa nostra” dalle forze dell’ordine, hanno dimostrato che il momento storico in cui viviamo è favorevole, inoltre è fondamentale per le indagini il contributo fornito dalle vittime, per inchiodare gli uomini del racket.