Serra D’Aiello. Il sindaco presenta analisi che escludono la radioattività

Serra d’Aiello (Cosenza). Secondo quanto ha riferito all’Agi, Antonio Cuglietta, sindaco  di Serra d’Aiello, non sarebbero presenti parti inquinanti nella zona vicino al fiume Olivo, nell’occhio del ciclone in questi giorni. A sostegno della sua tesi il primo cittadino spiega che “è uno studio di caratterizzazione, consegnatoci il primo settembre, realizzato dalla Nautilus di Vibo Valentia, e costato 150.000 euro, che mostra come ci sia del cesio ma in quantità non preoccupanti, paragonabili a quelli rinvenuti in tutta la nostra regione dopo la catastrofe di Chernobyl. Cioè solo la quantità  ricaduta sul territorio. I sospetti forse sono nati perché  in alcune zone il cesio si ritrova a 4 metri di profondità, e non a 50 centimetri, come è di solito. Ma sono zone dove c’erano buche che sono state poi colmate da materiale di risulta, quindi un tempo erano allo scoperto. Poi lì c’è il fiume, che quindi, può aver portato la sostanza più in fondo”. Il sindaco di Serra D’Aiello precisa, poi, di non essere mai venuto a conoscenza di  studi che abbiano avuto per oggetto una particolare frequenza di casi tumorali  nel territorio comunale e spiega: “Qui mi ricordo che è  morto qualcuno per tumore al colon, non alla tiroide, quindi la cosa non è collegabile al cesio. E poi ricordo anche alcuni studi dell’Arpacal, che dicevano che la zona era sicura. Adesso si sta facendo un gran rumore. Propongo di sederci tutti ad un tavolo, comuni, procura e ASP, per capire cosa dicono le carte, perché mi sa che nessuno ne sa abbastanza o ha le idee chiare. E comunque vogliamo chiarezza. Con la terra del fiume Olivo si è  fatto il ripascimento della costa ad Amantea e a Coreca: allora anche lì adesso sarebbe tutto radioattivo?”.

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