Banca del Sud. Tripodi (Pdci): “Si vuola fare crescere il divario nel paese”

“L’operazione per la creazione della cosiddetta Banca del Sud viene gestita da un padano doc targato Lega Nord. Da una camicia verde, a cui mancano, quindi, i colori bianco e rosso del tricolore italiano. Anche da questo si capisce dove il governo Berlusconi, tramite il ministro Tremonti, vuole arrivare per isolare ancora di più il Mezzogiorno e per far crescere il divario economico tra il Nord e il Sud del paese”. Ad affermarlo, in una nota, Michelangelo Tripodi, segretario regionale del PdCI e assessore regionale. “Incontentabili padani – sottolinea Michelangelo Tripodi – oltre ad indirizzare e monopolizzare sempre di più il governo Berlusconi, facendo esclusivamente gli interessi del Nord Italia, adesso vogliono pure controllare, tramite un incarico delicatissimo, quello della gestione dei finanziamenti pubblici tramite le Banca del Sud, che il ministro Tremonti avrebbe affidato all’avvocato bresciano Alessandro Assi, presidente di Ferdercasse. Pensate un pò: un padano doc che dovrebbe curare gli interessi del Sud. Sembra davvero inverosimile”. “Meno male – aggiunge Tripodi – che ancora non c’è nulla di definitivo. Ma solo chiacchiere che, sicuramente, lasceranno il tempo che trovano visto che ancora nessuno ha le idee chiare sulla costituzione di una banca pubblica per il Mezzogiorno. Argomento mai fino ad ora approfondito con serietà con l’interlocutore fondamentale che è la Banca d’Italia”. “Per questo siamo molto scettici nei confronti di questo strumento anche perché se attraverso la Banca del Sud, Tremonti, Bossi e Berlusconi intendono rastrellare i soldi destinati alle regioni meridionali, per fare un’operazione che, in nome dell’efficienza e della produttività usati come sempre da specchietto per le allodole, alla fine sposterà le risorse del sud a favore del sistema bancario, industriale e produttivo del nord proseguendo nella logica che sempre ha favorito il trasferimento di ingenti risorse pubbliche a favore del nord del paese, è evidente che non potremmo che essere fortemente e fermamente contrari.” “Quello che mi preme ribadire – prosegue Michelangelo Tripodi – è ricordare che in Calabria e nel Sud, oltre agli scippi del Governo di centrodestra sempre più targato Lega Nord, come da più parti ripetutamente ribadito, sono proprio le banche a bloccare le prospettive occupazionali, la crescita delle piccole aziende e a favorire il fenomeno dell’usura. Così come hanno denunciato e continuano a denunciare molti imprenditori e privati cittadini. Tanto che, in tal senso, ci sono processi in corso e che persino il presidente di Confindustria Calabria, Umberto De Rose, ha annunciato esposti all’autorità giudiziaria nel caso in cui gli istituti di credito non ridurranno i tassi d’interesse”. “Un’operazione così delicata – continua il segretario regionale del PdCI – va quindi ben pensata e ben gestita da chi conosce la realtà calabrese e più in generale il Mezzogiorno. Il Sud e la Calabria hanno bisogno di un accesso al credito pubblico e privato trasparente e in linea con quelli che sono i parametri nazionali. E’ questo il vero problema da risolvere”. “Tremonti e il Governo Berlusconi – conclude Michelangelo Tripodi – pensino dunque a finanziare lo sviluppo di Calabria e Mezzogiorno, mantenendo la promessa che avevano fatto in campagna elettorale, quella che i soldi del Sud rimangano al Sud. Promesse pienamente disattese con continui scippi di risorse tutto a pieno vantaggio del Centro-Nord Italia”.

IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PdCI
MICHELANGELO TRIPODI

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