La notizia, piombata come un fulmine a ciel sereno, del commissariamento dell’intero partito in Calabria da parte del presidente Di Pietro ci ha portato ad alcune riflessioni. Innanzitutto quelle interne riguardanti la futura leadership di Italia dei Valori Calabria: chi succederà, all’indomani del congresso, all’on. Aurelio Misiti? Siamo convinti che le colpe non siano mai di una sola persona e che se si è arrivati al commissariamento, quindi, non può essere solo colpa dell’on. Misiti. Le colpe vanno condivise e ognuno deve assumersi la responsabilità dei comportamenti posti in essere fino al recente passato. Parliamo del dott. Maurizio Feraudo il quale, dall’indomani del congresso che ha sancito la vittoria di Misiti e fino ad oggi, non ha mai perso occasione per scagliarsi contro il suo segretario regionale e infangando l’operato dei vari coordinamenti provinciali, Reggio Calabria in primis. Dal canto suo l’on. Misiti si è dimostrato si vicino alle problematiche della Calabria con varie interrogazioni parlamentari, ma forse troppo distante da essa in termini di aggregazione partitica e di certo, di questo, possiamo accusarlo senza alcun timore di essere smentiti da alcuno. Ecco perché, allora, ci siamo posti il problema di chi sarà il futuro segretario regionale arrivando alla conclusione che serve una personalità terza. L’ipotesi, piuttosto verosimile, che il prossimo segretario regionale possa essere una persona che in consiglio regionale abbia sempre deciso da solo sul da farsi – senza consultare mai la base – e che abbia ripetutamente gettato fango su chicchessia ci inorridisce al solo pensiero. L’avv. Feraudo è una delle due persone, insieme a l’on. Misiti, che ha condotto il partito calabrese al commissariamento. Quindi, quello che auspichiamo, è che via sia una terza persona, estranea alle remore e i rancori del passato che hanno influenzato l’azione del duo Misiti & Feraudo fino a questo momento. Una persona che riesca a ricompattare e rinsaldare le varie anime che compongono il partito di Antonio Di Pietro in Calabria; una persona slegata dall’antico modo di concepire la politica; una persona giovane e che metta noi giovani ai primi posti. Noi giovani di Italia dei Valori Reggio Calabria, come anche tutti gli altri giovani della regione, ci riteniamo al di sopra di tutto e di tutti. La nostra giovane età,forse, ci porta ad essere idealisti ma questo modo di far politica non ci appartiene e non lo concepiamo minimamente. Il nostro appoggio in ambito congressuale sarà slegato da vincoli di correnti interne e di amicizia: saremo intransigenti appoggiando solo chi presenterà un programma serio, delle iniziative concrete e, soprattutto, appoggeremo una persona che sia disposta a fare solo il segretario regionale a tempo pieno; no a chi occupa,quindi, già altri incarichi istituzionali tali da sottrargli tempo all’attività di segreteria. L’IdV ha bisogno di radicarsi sul territorio e per farlo c’è bisogno di tutti.
Daniele Quartuccio
Francesco Imbalzano
Giovani Italia dei Valori Reggio Calabria