Messina. Il gommista non fa credito a suo nipote e gli spara

cc-stazione-gazzi

Nella tarda mattinata di sabato 5 settembre 2009, in esecuzione dell’ordinanza su richiesta di applicazione di misura cautelare personale emessa dal gip di Messina dott. Genovese, su richiesta del pm presso la Procura della Repubblica di Messina dott.ssa Todaro, i carabinieri della Compagnia Messina Sud, Stazione di Gazzi, hanno tratto in arresto un messinese di 37 anni residente al rione Taormina, fruttivendolo.

L’uomo è ritenuto responsabile del ferimento di Paolo Pellegrino, titolare di una rivendita di gomme lungo la via Taormina, avvenuto il 28 agosto scorso, quando la vittima venne raggiunta alla gamba da un colpo di pistola cal. 7,65 sparato da un soggetto immediatamente dileguatosi.

Le indagini condotte “a caldo” e proseguite per tutta la notte ed i giorni successivi da parte dei militari dell’Arma della Stazione di Gazzi, con perquisizioni domiciliari ed escussione di testi, hanno permesso ai carabinieri di scoprire in breve l’esatta dinamica dei fatti.
Sconcertante e preoccupante, per certi versi, la scoperta del movente dell’aggressione. I militari hanno accertato infatti che nel pomeriggio del giorno 28 agosto, presso l’officina si è presentato un cliente che ha chiesto al figlio della vittima la sostituzione di uno pneumatico del proprio motociclo. Durante il lavoro, il cliente ha richiesto la possibilità di evitare il pagamento, cui avrebbe provveduto poco dopo l’arrestato. Di fronte al diniego del figlio della vittima, il cliente avrebbe pagato, allontanandosi.

Poco dopo, a bordo di un ciclomotore, è giunto presso l’officina l’uomo, che ha aggredito fisicamente, con calci e pugni, il figlio della vittima, reo di non avere concesso il credito al cliente, con ciò evidentemente mettendo in dubbio la propria solvibilità.
Dopo avere infierito sul ragazzo in virtù di una maggiore prestanza fisica, l’uomo si è allontanato facendo tuttavia ritorno alcuni minuti dopo, armato di una pistola prelevata dal garage di casa, che ha puntato al petto del ragazzo. A questo punto il padre di quest’ultimo, nel frattempo chiamato ed intervenuto subito dopo l’aggressione, si è frapposto tra i due per proteggere il figlio, avviando una colluttazione durante la quale l’uomo ha esploso un colpo di arma da fuoco che ha attinto Paolo Pellegrino alla gamba.

Le pressanti indagini condotte dall’Arma, e la consapevolezza che il cerchio si stava ormai chiudendo intorno a lui, hanno indotto l’uomo a costituirsi, in data 1 settembre, presso la Stazione di Gazzi. Ai carabinieri ha confermato la versione dei fatti già delineata dai militari, che avevano già inoltrato richiesta di custodia cautelare all’autorità giudiziaria. L’uomo, in particolare, ha raccontato di avere agito sotto l’effetto di stupefacenti, al fine di “dare una lezione” ai due commercianti, rei di non avere concesso il credito al proprio nipote.

Gli elementi forniti agli inquirenti hanno consentito successivamente il rinvenimento dell’arma utilizzata, risultata un’arma giocattolo opportunamente modificata in arma da fuoco, rinvenuta con colpo in canna e caricatore contenente ulteriori due cartucce, occultata tra alcuni garage del quartiere Taormina. Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato trasferito al carcere di Gazzi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Exit mobile version