Grisolia (Cosenza). “Aveva una relazione con mia moglie”. E’ questa la spiegazione che un uomo di 78 anni, ha fornito agli investigatori sul perché poco prima, nella tarda mattinata di oggi, ha sparato mortalmente al suo vicino di casa, Mario Capalbo, di 68 anni. Gli ha sparato 3 colpi di pistola calibro 7,65, il terzo dei quali ha raggiunto la vittima alla testa. I carabinieri della Compagnia di Scalea lo hanno rintracciato dopo appena mezz’ora dall’omicidio, con ancora addosso la pistola, detenuta illegalmente, con due caricatori e il colpo in canna.
Secondo la ricostruzione della dinamica dell’omicidio, il pensionato ha atteso la sua vittima sotto casa e lo ha affrontato con la pistola in pugno. Mario Capalbo ha tentato un estremo gesto di difesa, il primo colpo lo ha raggiunto al braccio, ma le altre due volte lo ha centrato all’addome e poi alla testa. L’omicida si è allontanato dal luogo del delitto, per essere poi arrestato poco dopo dai carabinieri. L’uomo avrebbe ammesso le proprie responsabilità agli inquirenti, le indagini sono condotte dal Procuratore di Paola, Bruno Giordano, giustificando l’omicidio per motivi passionali. Il tarlo della gelosia scaturita da una presunta relazione tra la vittima e sua moglie. La versione del 78enne, che è stato arrestato per omicidio volontario, è ora al vaglio degli investigatori. L’arrestato e Capalbo, sposato e padre di una figlia, vivevano in due appartamenti dirimpettai, ubicati nello stesso stabile.