Caltagirone (Catania). Ieri, presso la Sala Operativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone, è giunta la chiamata della titolare di un negozio di ceramiche sito in via Luigi Sturzo, che ha denunciato di aver subito il furto della propria borsa da parte di una donna giovane e di bell’aspetto. In particolare, la donna entrata nel negozio, approfittando della momentanea assenza della titolare, che si era recata nel vano retrostante addetto a magazzino, si era appropriata della borsa poggiata su un banco, e nel preciso momento in cui la titolare è rientrata ha visto la donna fuggire con la borsa.
Pertanto, gli operatori di Polizia giunti sul posto per ricevere la descrizione della donna, hanno appreso dal marito della titolare che aveva recuperato la borsa. Infatti, subito dopo il furto, l’uomo ha ricevuto una telefonata al proprio telefono cellulare nella quale un’anonima interlocutrice con toni gentili gli ha detto che aveva trovato una borsa con all’interno varie cose fra cui il cellulare con cui stava chiamando, e comunicava, inoltre, di avere urgenza di prendere un pullman e, quindi, non poteva attendere il suo arrivo per la riconsegna, ma ha indicato il luogo preciso per strada (in realtà un po’ distante dal negozio) dove avrebbe lasciato la borsa casualmente trovata.
Nonostate la proprietaria del negozio abbia verificato che nella borsa non mancava assolutamente nulla, gli agenti della Polstato si sono posti ugualmente alla ricerca della responsabile, la quale si apprendeva si era allontanata a bordo di un’autovettura condotta da un uomo non meglio identificato. In seguito ad accertamenti ed altre ricerche è stata rintracciava la donna in compagnia di un soggetto già noto agli uffici di polizia.
La donna, risultata incensurata e da poco residente a Caltagirone, ha ammesso di avere compiuto il gesto insano, di cui si era però immediatamente pentita, tanto da chiamare con lo stesso cellulare rinvenuto nella borsa asportata l’ultima utenza registrata e da provvedere alla restituzione della stessa, inventando la scusa del rinvenimento casuale. A questo punto la donna è stata denunciata in stato di libertà per furto consumato. Accertato che il suo amico l’aveva attesa fuori dal negozio, anche quest’ultimo è stato analogamente denunciato per concorso nel medesimo fatto.
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