Scuola. Cersosimo: “La montagna ha partorito un topolino”

Domenico Cersosimo durante l'incontro coi precari
Domenico Cersosimo durante l'incontro coi precari

“Sui precari della scuola i conti del ministro Gelmini sono sbagliati. Non c’è nessuna reale previsione nel testo del decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri. Per primo non ha stabilito quale sarà la quota massima delle supplenze temporanee da attivare nell’anno scolastico 2009-2010 e quindi quale sarà il numero dei precari che avranno la precedenza assoluta negli incarichi. Per secondo manca l’impegno finanziario aggiuntivo in quanto l’Inps già concede l’assegno di disoccupazione ha chi ha fatto 52 settimane di lavoro nei due anni precedenti e non possono essere le Regioni a pagare, quando per la scuola hanno già espropriato 1,5 milardi del FAS”. Il vicepresidente della Regione Calabria, Domenico Cersosimo, non risparmia così critiche alle quantificazioni del Ministro Gelmini sulla sistemazione dei precari, prima per 13.000 poi per 27.000, senza mai chiarire che la platea stimata nel triennio è in realtà di 130.000 unità tra insegnanti e personale Ata. “La montagna ha partorito un topolino. Il Governo –ha spiegato Cersosimo- ha varato un decreto salva precari che non salva nessuno. Chi aveva già il contratto annuale ed era inserito nelle graduatorie ad esaurimento avrà ‘precedenza assoluta’ per le supplenze, che ‘non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianità ai fini retributivi’ (art. 16 – comma 1), anche se al personale beneficiario di dette supplenze è riconosciuta la valutazione dell’intero anno di servizio ai soli fini dell’attribuzione del punteggio nelle graduatorie ad esaurimento”. “Tanto per capirci: il Governo provoca un terremoto sociale –ha dichiarato il vicepresidente della Calabria- espellendo dalla scuola decine di migliaia di lavoratori e fa finta di ricorrere ai ripari promettendo eventuali supplenze unicamente a coloro che hanno lavorato tutto l’anno scolastico precedente e che sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento. Quante supplenze si attiveranno però il governo non lo dice, di conseguenza non sappiamo quanto personale in esubero sarà riassorbile seppure per il solo anno scolastico corrente. Per tutti gli altri il nulla assoluto.” “Il decreto del Governo -ha evidenziato Cersosimo- è iniquo ed inefficace. Iniquo perché discrimina il personale creando intenzionalmente precari di serie A e serie B; iniquo perché penalizza soprattutto quelli che lavorano al Sud; iniquo perché interviene solo sul personale potenzialmente già beneficiario di indennità di disoccupazione Inps; inefficace perché non risponde ai bisogni di sostegno al reddito dei nuovi disoccupati creati intenzionalmente dal Governo; inefficace perché non consente alcun recupero di efficacia formativa ed educativa della scuola, indebolita drasticamente dai tagli indiscriminati”.
“Infine, è del tutto insostenibile la proposta di collaborazione tra Governo e Regioni per consentire, con risorse esclusivamente regionali, l’avvio di progetti scolastici straordinari ‘della durata di 3 mesi, prorogabili a 8’ che coinvolgano ‘prioritariamente’ lavoratori precari della scuola ‘percettori di indennità di disoccupazione’. Le Regioni dovrebbero finanziare con soldi propri progetti scolastici per erogare un’indennità finanziaria aggiuntiva, solamente ai lavoratori che, per il fatto di avere lavorato l’intero anno scolastico precedente, possono già beneficiare di un’indennità di disoccupazione Inps. Dove sta la “collaborazione” del Governo in tutto ciò? E perché mai le Regioni con le proprie risorse dovrebbero accanirsi anch’esse nella discriminazione dei precari e nell’assistenzialismo?” “Il Governo fa finta di non capire. Chiediamo –ha concluso Cersosimo- che esso prenda provvedimenti seri ed efficaci a sostegno del reddito di tutti i lavoratori precari che esso ha determinato. La Finanziaria 2010 può essere l’occasione per ripensare la sciagurata politica dei tagli indiscriminati. Infine, chiediamo che il governo ripristini per intero i fondi Fas-scuola, pari a 1,5 miliardi di euro, impropriamente espropriati alle Regioni del Mezzogiorno e destinati altrove nei mesi scorsi”.

Ufficio stampa Regione Calabria

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