Reggio Calabria. Fede cieca sì, ma mettere le mani avanti non guasta. Avrà pensato a questo il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, quando ha scritto la formula conclusiva del discorso pronunciato stamattina al Duomo nel corso della solenne cerimonia religiosa del “cero votivo”. Scopelliti, in chiusura, ha parlato di “quella stessa fede che ci consente di guardare avanti con fiducia, certi che la Madonna della Consolazione continuerà a vegliare su questa nobilissima Città e su tutti i suoi figli”. Si badi bene, “Ovunque essi siano impegnati”.
Magari a Catanzaro. Dove il massimo rappresentante di “questa nobilissima Città” fra qualche mese potrebbe sedere sulla poltrona più ambita della Calabria. A “vegliare”, stavolta lui, “su tutti i suoi figli”. Pardon, corregionali. Marzo arriva in un “amen”. E allora chiedere una “raccomandazione”, solo celeste, per carità, non guasta. Sulla strada verso i Tre Colli, e quando sui Tre Colli, a Dio piacendo, lui sarà comodamente adagiato.
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