Cherubino: “Per l’Asl di Locri è necessario istituire un tavolo tecnico regionale”

Cosimo Cherubino

Locri. Permane irrisolto il problema che tocca da vicino i medici di continuità assistenziale utilizzati dall’Asl n.9 di Locri sul territorio, nonostante siano stati riconosciuti non idonei a tale servizio ma a mansioni alternative per attività sanitarie territoriali. Sulla vicenda che si trascina ormai da diversi anni, si registra inoltre l’improvvido intervento dei dirigenti aziendali che con la delibera n. 579 del 4 settembre scorso hanno provveduto a rimandare presso le postazioni di origine questi medici. L’intera questione è stata ed è ancora seguita personalmente dal consigliere regionale, Cosimo Cherubino secondo il quale «da anni in modo ormai automatico ad ogni cambio di dirigenza si verifica un attacco diretto verso i soliti venti medici che vedono così calpestati i loro diritti basilari, come nel caso di malattia riconosciuta in più occasioni sia dalla Commissione Medica Aziendale, sia dalla commissione appositamente istituita dal Tribunale di Locri. Al riguardo ritengo invece – prosegue Cherubino – che sia quanto mai necessario interpretare in modo più opportuno i diritti e le forme di tutela previste dall’Accordo Collettivo Nazionale, dal momento che anche un medico può ammalarsi come qualsiasi altra persona. Del resto è sufficiente svolgere un’indagine sulle analoghe realtà presenti nel resto del territorio nazionale, per rendersi rapidamente conto di come in casi come questi vengano adottati provvedimenti in linea con le forme e gli strumenti di tutela previsti dalla legge. Su questo fronte – ribadisce il consigliere regionale – continueremo a mantenere alta la soglia d’attenzione, non a caso ho già provveduto ad acquisire gli atti relativi alle altre aziende del territorio per valutare se i rimedi adottati dai vari manager siano gli stessi di quelli in uso presso l’Asl n.9. Nei confronti di questi medici – conclude infine Cherubino – voglio esprimere la mia più totale solidarietà per i loro diritti violati insieme alla garanzia di un impegno costante per una soluzione dell’annosa vicenda. A tal proposito quindi rivolgo un invito alla dirigenza aziendale affinché sospenda quella delibera. Ma al tempo stesso credo sia opportuno rivolgere un ennesimo invito a risolvere questo problema di estrema urgenza nei confreonti del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, al quale più volte ho chiesto un tavolo per discutere serenamente e concretamente della vicenda rispetto alla quale, conoscendo anche i casi personali di alcuni di questi medici di assoluta gravità, non intendo essere supinamente responsabile di certi atti che hanno poco a che vedere con l’etica politica. Tutto naturalmente deve avvenire di concerto con i colleghi della maggioranza, per l’avvio ad un apposito tavolo di concertazione in Consiglio Regionale che con il coinvolgimento della dirigenza sanitaria dell’Asl 9 e delle rappresentanze istituzionali del territorio della Locride, possa in tempi brevi fare chiarezza sull’intera vicenda».

On. Cosimo Cherubino
Consigliere Regione Calabria

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