Reggio Calabria. Si è parlato di federalismo stasera nel corso del convegno promosso dall’Udc reggino nel salone “Green” del consiglio regionale a cui hanno preso parte Pasquale Tripodi, consigliere regionale, Pino Bova, componente comitato provinciale Udc, Mimì Pellicanò, segretario cittadino Udc, Roberto Mavilia, docente dell’università “Bocconi e Nino Gatto, docente dell’università “Mediterranea”. Il tema presente da diverso tempo ormai nell’agenda politica italiana, interessa da vicino il partito guidato da Pierferdinando Casini che proprio sul federalismo fiscale varato dal governo aveva espresso in primavera il proprio voto contrario. La Calabria in particolare a detta degli esponenti Udc uscirebbe fortemente penalizzata da questo provvedimento in quanto «l’interpretazione del federalismo che la politica sta attualmente fornendo – ha spiegato Tripodi – è che si tratti sostanzialmente di uno strumento per soggiogare maggiormente il sud del paese. Occorre a mio avviso capire invece che tipo di federalismo vogliamo attuare in Italia, in quanto non basta che sia soltanto solidale ma deve tener conto delle realtà di deboli del nostro paese che è bene ricordarlo sempre resta sempre uno e indivisibile». «Riteniamo quindi – ha poi aggiunto il consigliere regionale – che il federalismo debba garantire tutto questo tenendo sempre fermo lo sguardo su quelle che sono le possibilità finanziarie delle varie regioni per assicurarsi i bene e i servizi primari con la dovuta serenità. Ad oggi comunque non esiste ancora quella perequazione sociale ed economica fra le diverse aree del paese, in quanto è evidente che da decenni esiste un’Italia che viaggia su binari di sviluppo nettamente differenti. E questo oggettivamente è un lusso che non possiamo permetterci più».
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