Mozione Franceschini. A Villa entra nel vivo il Congresso del Pd

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Entra nel vivo il congresso del Partito Democratico per il Circolo di Villa San Giovanni. A cura del Comitato Territoriale della Mozione Franceschini, si è tenuta presso l’Hotel de la Ville la presentazione della Mozione dinanzi a numerosi iscritti e simpatizzanti. Alla presenza dell’On. Marco Minniti, già Vice-Ministro dell’Interno nel precedente Governo Prodi ed oggi massimo esponente della Mozione in Calabria, e del Candidato alla Segreteria Regionale Pino Caminiti, sono stati affrontati i temi fondamentali della politica nazionale, regionale e locale. Dopo tre mesi durante i quali le vicende complicate della politica villese si sono trascinate sulla carta stampata con infruttuosi e personalistici interventi, che poco appassionano i cittadini, la “Franceschini” prova a ripartire dalla politica, rioccupandone gli spazi all’interno del dibattito congressuale. Numerosi gli interventi, a partire da quello di apertura dello speaker Tonino Giordano che, nel presentare l’iniziativa, ha ricordato gli atti intimidatori subiti da molti amministratori cittadini, in special modo dal Sindaco Giancarlo Melito e da egli stesso, che per nulla hanno fiaccato lo spirito di partecipazione alla vita politica cittadina ed alle vicende del Partito Democratico. Questi gesti incivili volti a condizionare la vita di una comunità, reclamano una maggiore attenzione al tema della legalità, che è una delle cinque parole chiave della Mozione stessa. Pacato ma risoluto l’intervento dello stesso Melito, il quale ha ricordato che proprio in questa direzione andava l’attività della sua Giunta, attraverso le short lists dei professionisti, l’adesione alla stazione unica appaltante e la scelta di utilizzare il meccanismo delle Gare d’appalto per ogni atto amministrativo, anche se di modico importo. Tutto questo, ha aggiunto l’ex Sindaco, a qualcuno non andava bene. Le ragioni della scelta congressuale a favore dell’attuale Segretario nazionale del Partito sono risuonate chiare negli interventi dei due giovani democratici Filippo Viglianisi, componente del Direttivo del Circolo di Villa, e Pietro Idone. Il primo, partendo dalle cinque parole chiave poste a titolo della Mozione, “Fiducia, Regole, Uguaglianza, Merito, Qualità”, ha affrontato i temi del lavoro e delle sue dinamiche all’interno dell’attuale crisi economica, il secondo ha auspicato un rinnovamento autentico, che si accompagni al reale consenso tra i cittadini, al di là di ogni “giovanilismo” di facciata. Infine,a squarciare il velo di tre mesi di silenzio, è arrivato l’intervento di Cosimo Freno, Capogruppo del Partito Democratico durante l’Amministrazione Melito, il quale ha chiesto con vigore chiarezza sulle vicende che hanno caratterizzato le recenti fasi della vita politica cittadina e che hanno avuto come risultato l’equivoca partecipazione dei massimi esponenti del Circolo villese alla caduta dell’Amministrazione Comunale guidata da Giancarlo Melito. Dopo un breve intervento di Pino Caminiti, che ha assicurato la sua presenza all’Assemblea congressuale del Circolo di Villa, a conclusione dell’iniziativa, ha preso la parola l’On. Minniti. Dopo un’ampia rassegna delle ragioni della “Franceschini”, sia sul piano culturale che su quello politico, del progetto originario di costruzione di una forza riformista e maggioritaria, alla quale guardano con interesse le altre esperienze europee oggi in crisi profonda di consensi nei rispettivi paesi, Minniti passa a parlare del “caso villa”. Non si sottrae alla discussione, e stavolta, dice, parla da Segretario regionale ancora in carica. Sono parole forti le sue, decisive, inequivocabili. L’atto con il quale i massimi esponenti del Partito Democratico di Villa hanno determinato la caduta di una amministrazione a guida PD è un atto di autolesionismo, non solo per il Partito stesso ma per l’intera comunità villese, dice Minniti. E’ inaccettabile infatti che su questioni cruciali quale il Ponte sullo Stretto debba decidere un Commissario e non un Sindaco democraticamente eletto. Di conseguenza, continua Minniti, chi si è reso responsabile di quella vicenda è del tutto delegittimato, questo perché lo sanciscono i fatti avvenuti. L’applauso scrosciante che si leva dalla folta platea dei partecipanti all’evento è più che una approvazione, è una speranza che adesso si faccia finalmente chiarezza. In questa direzione, il Segretario Regionale del PD invoca un Congresso straordinario di Circolo, perché non si può continuare a far finta di niente. Infine conclude scusandosi se qualcuno, durante quella delicata fase della vita del Partito, ha percepito in qualche modo l’assenza del Segretario Regionale. Con questo gesto di “intimità” politica, sottolineato dagli applausi della platea, si è conclusa la manifestazione. L’appuntamento è al 26 Settembre, per l’Assemblea congressuale, dove le mozioni si confronteranno tra gli iscritti.

Coordinamento Territoriale Area dello Stretto
Mozione Franceschini

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