Sale a 13 il bilancio dei morti accertati per il maltempo che questa notte ha colpito Messina. Non vi è invece ancora un numero preciso dei dispersi. Forse una ventina, ma restano ancora troppe le frazioni isolate travolte da acqua e fango. Difficili le operazioni di soccorso, mentre anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da Matera, si è messo in contatto con il prefetto della città peloritana, Franco Alecci, per tenersi informato sulla situazione. Il governo intanto questa mattina ha varato lo stato di emergenza per Messina. Una situazione molto seria, l’ha definita il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che con un elicottero ha sorvolato le zone più colpite dal disastro: Scaletta Zanclea, Santo Stefano Briga, e Giampilieri dove un costone roccioso è franato nella notte travolgendo alcune palazzine. Si continua dunque a scavare anche a mani nude nel fango a caccia di feriti e dispersi, mentre una delle navi della Capitaneria di porto è riuscita a soccorrere una cinquantina di persone, riportandole via mare al porto messinese. Quindici almeno i feriti ricoverati al Policlinico, tra cui due ustionati. Molti i residenti sui tetti delle case sommerse da fango e detriti, soccorsi in elicottero. Anche l’Esercito è al lavoro nelle zone colpite, assieme a vigili del fuoco, uomini della Protezione civile e volontari
Sanità, liste d’attesa, Fontana e Bertolaso: altri 61 milioni per erogazione di prestazioni aggiuntive
Milano - Continua l'impegno di Regione Lombardia per garantire la completa attuazione del Piano operativo di recupero delle liste d'attesa....
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